DOMANDA
Gentilissima Dott.ssa Di Cave, sono Francesco, ho 43 anni e la contatto da Palermo per avere da lei, se possibile, delle informazioni, data la sua specifica competenza, dopo averle illustrato la mia situazione clinica:
– nel 2005 ho subito una microdiscectomia L4-L5;
– nel 2006 stabilizzazione vertebrale L4-L5.
A seguito di questi interventi, e da circa un anno e mezzo, soffro non solo a causa di una fascite plantare al piede destro e di una tendinopatia, ma anche di una certa debolezza alle anche, per una coxartrosi bilaterale. Gli esami strumentali effettuati sul piede dx hanno rilevato quanto segue:
– rx piede dx : minima spina calcaneare;
– ecografia piede dx: entesofiti in corrispondenza dell’inserzione del tendine achilleo, che appare regolare nel suo decorso e irregolarità del profilo corticale;
– r.m.n piede dx: imbibizione edematosa del cuscinetto adiposo sottocalcaneare;
distensione fluida della guaina del tendine flessore lungo dell’alluce.
Il legamento peroneo-astragalico anteriore appare circondato da fluido; ma
tuttavia appare regolarmente inserito. Regolare aspetto morfostrutturale e dell’
intensità di segnale dei rimanenti legamenti e tendini esaminati. Regolare
aspetto morfostrutturale e dell’intensità di segnale a carico dei segmenti
ossei esaminati. Assenza di significativo versamento endoarticolare.
Gli esami strumentali effettuati sul bacino e sulle anche hanno evidenziato invece quanto segue:
-rx bacino e anche del 20/06/2007: note di coxartrosi bilaterale;
– rx bacino e anche del 24/09/2009: segni x-grafici di coxartrosi bilaterale caratterizzata da iniziale sclerosi del tetto acetabolare e regolare ampiezza dell’interlinea articolare;
– ecografia anca dx e sn: lieve ispessimento della borsa peritrocanterica superficiale, da riferire a borsite cronica: Non evidente distensione fluida della borsa del tendine ileo psoas. Non versamento endoarticolare. Non evidenza di significative alterazioni ecografiche a carico delle restanti strutture muscolo-tendinee esaminate. Marcata e diffusa irregolarità della corticale ossea, specie in corrispondenza della regione trocanterica, da riferire ad esiti di degenerazione artrosica. Alla luce di quanto sopra riportato, desidererei sapere se nel caso del piede è necessario intervenire chirurgicamente, oppure se con le terapie fisiche varie (attualmente sto facendo la tecar e sto
assumendo Arnica gocce e Nedema, dopo aver fatto di tutto e di più) posso riuscire a contrastare l’edema e le altre problematiche riscontratemi, e se ancora si può intervenire con altre
terapie non chirurgiche e quali. Ed ancora sapere come intervenire efficacemente sulla borsite cronica e sulla coxartrosi, che mi limita molto nelle normali attività di tutti i giorni (infiltrazioni cortisoniche, di acido ialuronico o altro).
La ringrazio anticipatamente per le preziose informazioni che mi vorrà fornire e le invio cordiali e sentiti saluti.
RISPOSTA
il suo problema e’ decisamente articolato e complesso e per questo motivo non e’ possibile trascurare l’esame clinico per cui….l’aspetto per una visita ortopedica dopo la qwuale una diagnosi precisa fara’ orientare l’ortopedico verso la cura migliore saluti edc