DOMANDA
Gentile dott.ssa, ho 47 anni e prima dei 40 anni ho fatto ben tre fecondazioni assistite senza successo; sono affetta da endometriosi (ho fatto nel 2003 un intervento in laparoscopia a questo scopo)e sto valutando la possibilità di effettuare una fecondazione eterologa all’estero. Questi i miei dubbi: il rischio di malformazioni genetiche a cui si può andare incontro in caso di gravidanza in età avanzata diminuiscono se alla mia età ricorro alla donazione degli ovuli da parte di una donatrice certamente più giovane di me?; è forse opportuno ricorrere anche alla donazione del seme per ridurre tali rischi, visto che anche mio marito ha superato i 45 anni? Quali problemi potrei avere ad affrontare una gravidanza ottenuta in questo modo considerato che ho una cisti ovarica di cm 2,8 x 1,8 che sto cercando di ridurre con l’assunzione di Visanne da circa 5 mesi?
La ringrazio per la cortese risposta che vorrà darmi.
RISPOSTA
Il rischio di anomalie genetiche è strettamente correlato all’età della cellula uovo, per cui in caso di donazione di ovociti sarà da calcolare rispetto all’età della donatrice. Ovviamente è molto più basso rispetto al rischio che può avere una donna che ha più di 35 anni.
La scelta del seme eterologo dipende molto dalla qualità del liquido seminale: 45 anni non sono ancora un’età tale da far aumentare il rischio genetico. Nesuna preoccupazione per la sua endometriosi ( la gravidanza è la terapia più efficace !) e per la sua piccola cisti. L’importante è avere un utero “ospitale” e una buona condizione di salute generale. Moltissimi auguri!