fibrinogeno elevato e esito colonscopia

    DOMANDA

    Gentile dottore,
    ho 41 anni e un paio di mesi fa le scrissi relativamente a un dolore addominale ricorrente in fossa iliaca destra. Il gastroenterologo a cui mi ero rivolta, dopo avermi riscontrato Fibrinogeno a 514 mg/dl, Ferritina a 7 ng/ml e Calprotectina fecale leggermente positiva, mi ha consigliato di fare una colonscopia (come mi suggeriva anche Lei del resto), che ho eseguito il 23/10 u.s. e che ha dato esito completamente negativo.
    Alla luce di quanto sopra e considerando che il dolore va e viene da oltre un anno (e in passato, a periodi che non riesco bene a focalizzare, ne avevo già sofferto), le chiedo se il Fibrinogeno elevato sia preoccupante e debba dare adito ad ulteriori accertamenti, oppure se posso magari ricontrollare più avanti senza urgenza. Ves e PCR erano nella norma, così come tutti gli altri valori (emocromo, glucosio, creatinina, eGFR, colesterolo, trigliceridi, bilirubina, AST, ALT, proteine, urine).
    In ultima battuta avrei pensato, per sicurezza, di effettuare una ecografia transvaginale per controllare le ovaie (ho comunque fatto recentemente ecografia addominale completa, che ha rilevato solo un po’ di renella).
    Ringraziandola, le porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Il fibrinogeno si può elevare in corso di processi infiammatori, ma la PCR è molto più affidabile. Lo stesso non si può dire per la calprotectina fecale che, da sola, soprattuto se con valori modesti, non è significativa. La ferritina è sicuramente molto bassa ma se l’emocromo è normale significa che ancora è sufficiente a garantire la produzione dei globuli rossi.

    La situazione per ora non mi sembra preoccupante ma è opportuno monitorare questi valori e un controllo ginecologico è indicato soprattutto se ha mestruazioni frequenti e/o particolarmente abbondanti che possano spiegare il basso valore di ferritina.

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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