fibroma uterino

    Pubblicato il: 13 Marzo 2010 Aggiornato il: 13 Marzo 2010

    DOMANDA

    Buongiorno dott. Vignali,
    ho 42 anni ed a seguito di indagini per problemi intestinali,mi è stato diagnosticato fibroma uterino i.m. dimensioni di circa 6,5 x 6 cm.(visto con eco t.v.). Il fibroma poggia sulla parete posteriore dell’utero (che ho retroverso) ed il ginecologo mi ha consigliato l’intervento al fine di evitare di andare incontro ad ulteriore ingrandimento dello stesso con conseguente necessità di isterectomia. segnalo che il ciclo da circa sei mesi è diventato piuttosto abbondante, soprattutto nei primi due giorni, poi prosegue a spotting anche fino a 10 gg. Permane la regolarità del medesimo (27/28 gg). Un primo consulto con il chirurgo ha evidenziato necessità di operare in laparotomia stante le dimensioni ed il posizionamento del fibroma, al fine di poter “ricostruire” la parete uterina anche in previsione di una eventuale gravidanza (sino ad ora non arrivata… forse a causa del fibroma stesso).Quale è la sua opinione in merito? La ringrazio e la saluto cordialmente

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    concordo con il suo ginecologo che debba essere sottoposta ad intervento chirurgico, soprattutto per il problema del sanguinamento che sicuramente si risolverà (l’influenza sulla sterilità di un fibroma posteriore intramurale è discutibile). Per quanto riguarda l’approccio chirurgico, se laparotomico o laparoscopico, dipende dal suo ginecologo. Se non ha molta esperienza con la laparoscopia è molto meglio che lo esegua in laparotomia, se invece ha già fatto molte miomectomie laparoscopiche ed è in grado di garantirle una sutura miometriale adeguata, non ci sono differenze per quello che riguarda gli esiti futuri (non è un problema di dimensioni, in laparoscopia si possono togliere anche miomi più grandi, dipende solo dall’esperienza dell’operatore). Cordiali saluti, Michele VIGNALI