fibromatosi uterina: dubbio sull’operazione

    Pubblicato il: 31 Maggio 2010 Aggiornato il: 31 Maggio 2010

    DOMANDA

    A mia madre, 53 anni, è stato diagnosticato un fibroma uterino di 9 cm, situato nella parete anteriore del corpo fondo. Ne è stata consigliata l’asportazione, con la possibilità di salvare l’utero. Mia madre non accusa sintomi derivanti dalla presenza del fibroma, fatta eccezione per mestruazioni molto abbondanti con conseguente carenza di ferro. Parlando con amiche e conoscenti, mia madre è venuta a conoscenza del caso di una signora a cui era stato diagnosticato un fibroma uterino di 8 cm. La signora in questione non si è sottoposta ad alcun intervento e il suo fibroma, con l’avvento della menopausa, è regredito. Mia mamma sta prendendo in considerazione l’idea di evitare l’intervento, con la speranza che il fibroma regredisca (ma al momento la menopausa sembra ancora lontana), anche perché la fiducia che mia madre ripone nei medici in generale è, purtroppo, scarsa. Le chiedo se, secondo Lei, l’ipotesi di evitare l’intervento è da prendere in considerazione. Attendo una Sua risposta.

    RISPOSTA

    Gemntile signora, un fibroma di 9 cm è abbastanza grande, ma se è stato diagnosticato casualmente, cioè in assenza di sintomi, il ragionamento di non intervenire chirurgicamente mi sembra appropriato. Tuttavia, è necessario controllare il fibroma con esame ginecologico ed ecografico almeno una volta l’anno perchè in caso di aumento è opportuno intervenire. E’ anche corretto pensare che con la menopausa il fibroma regredisca perchè con la menopausa manca la stimolazione ormonale che sostiene il fibroma. Sua mamma i trova nel periodo della perimenopausa, molto critico perchè vngono a crearsi condizioni ormonali di iperstrogenismo che favoriscono la crescita del mioma, tanto è vero che riferisce mestruazioni abbondanti. Quindi, il mio consiglio è tenere sotto controllo il mioma e nel periodo dlela perimenopausa, se non esistono controindicazioni usare un contraccettivo ormonale per via orale che annulla la condizione di iperestrogenismo oppure usare un dispositivo intrautrino medicato al levonorgestrel, oppure ancora l’uso del danazolo per via vaginale. Il danazolo per via vaginale si localizza a livello uterino e agisce antagonizzando l’azione degli estrgoeni a questo livello. In attesa di un cenno di riscontro, cordiali saluti, Anna M Paoletti