Fibromialgia

    Pubblicato il: 6 Marzo 2012 Aggiornato il: 6 Marzo 2012

    DOMANDA

    Sono una signora di 54 anni,nel 2000 mi è stata diagnosticata la fibromialgia, purtroppo le cure che mi hanno dato non hanno riportato grossi risultati.Chiedevo cosa si può fare oltre che prendere antinfiammatori e antidolorifici,premetto che soffro anche di esofagite da reflusso.In attesa di un suo riscontro ringrazio e saluto.

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    la malattia da cui è affetta è una patologia piuttosto frequente che colpisce soprattutto le donne. In realtà non è dovuta ad una lesione d’organo o tissutale, ma è dovuta ad un’alterazione della percezione del dolore. In altre parole, venendo meno quei meccanismi fisiologici di controllo della percezione del dolore a livello del sistema nervoso (mediati da una serie di fattori quali noradrenalina, serotinina, endorfine), il paziente avverte dolore diffuso per un conseguente abbassamento della soglia del dolore. Le cause che più frequentemente possono favorire le suddette alterazioni sono l’insonnia, l’ansia o una riduzione del tono dell’umore.
    Non essendoci lesione infiammatoria del tessuto, i classici anti-infiammatori ed anti-dolorifici risultano poco o per nulla efficaci. Al contrario, possono avere efficacia farmaci che vanno a riequilibrare l’alterazione neurologica a livello del sistema nervoso centrale (tendenzialmente alcuni farmaci anti-depressivi più moderni che notoriamente possono agire sui fattori citati e possono alzare la soglia del dolore) o periferico (pregabalin, gabapentin). E’ però da sottolineare che il trattamente in genere non è solo farmacologico, ma va implementato con terapie fisiche che sfruttano soprattutto il calore; ideale è quindi l’ambiente termale.