DOMANDA
Salve dottore,
Sto con una ragazza di 26 anni che, da quando la conosco, mi ha sempre detto che vive la vita (anche i momenti felici) con una “patina triste”. Ha tentato il suicidio qualche anno fa in seguito ad un avvenimento molto drammatico ma, fortunatamente è stata fermata in tempo e da allora vive una vita abbastanza normale. Ha i suoi hobby, fa volontariato, studia, si reca agli eventi che le interessano, esce..insomma vista da fuori sembra la classica ragazza allegra, intraprendente e spigliata.
Qualche settimana fa mi ha confidato di avere un peso, le pesa alzarsi al mattino e che “non sa se ce la fa a vivere” e di aver pensato al suicidio, anzi di pensarci spesso. Mi ha detto che quando ne ha parlato con altri in passato le hanno tutti fatto sentire il “peso” del dovercela fare a tutti i costi e questo ha incrementato il suo senso di angoscia “Io posso anche farcela, ma voglio sapere che se non ce la faccio va bene lo stesso”.
Da allora vedo che sta peggiorando..nonostante provi a studiare non ci riesce (a casa ha una situazione complicata ma in qualche mese dovrebbe andare via dalla casa dei suoi genitori che, purtroppo, non la capiscono e le mettono ansia e pressioni per studio, lavoro, responsabilità ecc).
Si reca già da una psicologa da qualche anno che le aveva consigliato di aumentare le sedute (poichè anche lei ha percepito un peggioramento) ma lei non ha voglia nè la disponibilità economica.
Fra le altre cose ha in corso un progetto lavorativo che la impegna molto mentalmente e per il quale è molto in ansia (visto che ci ha investito molto tempo e soldi) e ho paura della sua reazione se per caso questo non andasse a buon fine.
Infine io mi trovo a 200 km da lei e ho difficoltà ad essere sempre da lei…attualmente riusciamo a vederci una volta ogni 1-2 settimane e non riesco ad essere molto presente fisicamente, ci sentiamo diverse ore al giorno, provo a farle sorprese e regali ma non so come rendermi utile e farla stare meglio.
Cosa posso fare? Come devo comportarmi? Ho molta paura
Grazie per l’ascolto, dottore
RISPOSTA
Lei mi chiede “cosa posso fare? Come devo comportarmi?”. Sul piano del fare le suggerisco di verificare con la sua ragazza se è stata formulata una reale diagnosi di depressione e di che tipo, perché potrebbe essere utile o necessaria anche una specifica terapia antidepressiva, oltre al supporto psicologico in atto, anche per prevenire il rischio di suicidio. Sul come comportarsi posso dire che generalmente la vicinanza affettiva, la comprensione, la tolleranza e la capacità di ascolto possono essere di grande aiuto. Bisogna però cercare di controllare la propria ansia e preoccupazione, che sono contagiose, avendo coscienza che si sta facendo quanto è in proprio potere per essere di aiuto.