Figlio cerebroleso

    DOMANDA

    Egregio professore,
    ho un figlio di 22 anni operato il 15.02.016 per uno glioma di 2^ grado lato dx dell’emisfero cerebrale, che gli ha procurato una emiplegia lato sn.del corpo.
    Sin dopo l’operazione, mio figlio sta ancora continuando la terapia di riabilitazione e, stando al parere dei medici, è il massimo che possono fare in simili casi.
    Diciamo che riesce a camminare da solo con l’aiuto di una stampella e di un tutore alla caviglia,mentre la mano sn. non ha reazione. A questo punto le chiedo: quali altri benefici potrebbe avere mio figlio con ulteriori terapie anche se innovative e se, stando alla sua esperienza, se ci fosse la possibilità di una ripresa a com’era, prima che subisse l’intervento.
    Cordiali saluti,
    un padre

    RISPOSTA

    Gentile Signore,

    ho letto con attenzione la  richiesta relativa a suo figlio operato oltre 1 anno fa. Purtroppo per poterle dare una risposta affidabile avrei la necessità di avere maggiori elementi di conoscenza, quali la sede e la dimensione della lesione cerebrale nonchè alcuni dati relativi alla gravità dell’emiplegia e se è compromessa anche la sensibilità. necessiterei anche di alcune delucidazioni sull’intensità e tipologia di interventi riabilitativi effettuati .

    Sul versante puramente teorico può essere ipotizzabile un ulteriore miglioramento, ma certamente non potrà ritornare quello che era prima dell’operazione chirurgica.

    In attesa di sue ulteriori notizie, porgo cordiali saluti

    Prof. Nino Basaglia

    Nino Basaglia

    Nino Basaglia

    SPECIALISTA IN MEDICINA RIABILITATIVA DEI GRAVI CEREBROLESI. Dirigente del settore di medicina riabilitativa del dipartimento di neuroscienze e riabilitazione dell’azienda ospedaliero-universitaria “Arcispedale S. Anna” di Ferrara. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1974 per poi specializzarsi in fisiokinesiterapia ortopedica nel 1976, in geriatria nel 1979 e in neurologia nel 1984. Autore di […]
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