DOMANDA
Gentilissimo dott. Roberto Teggi, le scrivo nella speranza di trovare una soluzione al mio problema. Sono un uomo di 59 anni e da qualche mese vivo sentendo un continuo fischio o ronzio, non so precisarlo, ma è come se vivessi sotto i fili dell’alta tensione i quali emettono continuamente un sibilo, di giorno è quasi sopportabile ma la sera e quando vado a letto diventa insopportabile e mi rende teso e nervoso, Circa un mese e mezzo fa mi sono recato dal mio medico il quale mi ha prescritto una visita otoiatrica la quale la ASL me la fissava per il 5 maggio.(ad oggi manca ancora un mese) Visti i tempi per la visita e visto che il problema mi rendeva irrascibile, optai per una visita privata da uno specialista. Il 21 febbraio feci questa visita dalla quale risultò parecchio cerume in entrambe le orecchie che tramite curetta e pinzette mi fu tolto, successivamente mi prescrisse una cura per un mese la quale a suo dire avrebbe definitivamente risolto il mio problema. Questa è la cura che io scrupolosamente ho eseguito: 3 spruzzi di BIOGREEN spray nelle orecchie mattino e sera – 1 spruzzo di RINOCLENIL 100 ogni narice 4/5 volte al giorno – 1 compressa di LEUCODIF dopo pranzo – 1 fiala di MUFLOIL la sera tramite aerosol. Ad oggi dopo oltre 10 giorni dal termine della cura, il problema non è minimamente ne risolto ne tantomeno diminuito.
Detto questo mi rivolgo a Lei nella speranza che possa darmi qualche utile consiglio per eliminare il mio problema, cosa posso fare a chi posso rivolgermi ecc. ecc. La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicarmi e la ringrazio anticipatamente per la risposta e le invio, distinti saluti.
RISPOSTA
Gentile Signore,
probabilmente avrà letto precedenti risposte ad altri lettori, nelle quali sottolineavo come l’acufene si produca a seguito di una diminuzione di udito (anche per cause banali e reversibili quali un tappo di cerume o un’otite catarrale) presenti risvolti “emotivi” spesso significativi. La terapia denominata TRT, basata sull’esposizione a suoni di volume basso, resta ad oggi quella di prima scelta. Necessita quale esame preliminare una audiometria ed una valutazione delle caratteristiche dell’acufene (l’esame si chiama acufenometria). Nel trattamento dell’acufene la parte emotiva deve essere valutata e trattata.
Cordiali saluti
Roberto Teggi