Fistola anale

    Pubblicato il: 13 Ottobre 2020 Aggiornato il: 13 Ottobre 2020

    DOMANDA

    Buongiorno vorrei sottoporle il mio problema.
    Sono un paziente affetto da rettocolite ulcerosa da circa 16 anni in fase quiescente (ultima colon luglio 2019) della malattia in trattamento con mesalazina.
    Il problema che le sottopongo è incominciato circa 5 mesi fa con dolore intenso a livello anale.
    Mi sono rivolto al mio gastroenterologo il quale mi ha sottoposto ad anoscopia e ha evidenziato una emorroide a sx molto gonfia.
    Mi prescrisse supposte di topster e asacol la situazione dopo qualche tempo è migliorata ma non del tutto.
    Infatti dopo la sospensione delle supposte ho iniziato ad avere di nuovo fortissimi dolori all’ano e ho avuto anche 2 gg di febbre.
    A questo punto ho iniziato ad avvertire un zona gonfia dura e dolente che dall’ano si estendeva verso il gluteo sx.
    Il medico curante vista la febbre mi prescrisse Ciproxin 500 x 2 con miglioramento del quadro doloroso e della febbre.
    Il miglioramento però è stato associato anche alla fuoriuscita direttamente dall’ano di materiale liquido giallastro e appiccicoso che sporcava le mutande.
    Alla fuoriuscita di tale materiale si accompagnava una diminuizione del dolore e del gonfiore che prontamente ritorna dopo aver evacuato.
    Ad oggi la sintomatologia dolorosa è quasi nulla o meglio ritorna dopo l’evacuazione. Si nota soltanto a livello del gluteo e non dell’ano una zona ovalare molliccia al centro e più dura in periferia che è nettamente diminuita come gonfiore e alla mia pressione drena ancora del materiale giallastro dall’ano soprattutto dopo aver evacuato.
    La cosa strana è che nn riesco a vedere il foro da cui drena il materiale all’esterno ma sembra sia proprio all’interno del canale anale.
    Cosa mi consiglia? Potrebbe essere un ascesso che successivamente si è drenato e si è formata una fistola che continua a drenare soprattutto dopo l’evacuazione?
    Grazie mille

    RISPOSTA

    Certamente si tratta di un ascesso alimentato da fistola. Esegua una risonanza magnetica e poi si sottoponga a visita proctologica. E’ necessario un approccio chirurgico.

    Cordiali saluti

    Roberto Dino Villani

    Roberto Dino Villani

    Direttore dell’unità di chirurgia proctologica e riabilitazione del pavimento pelvico presso il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo. Nato a Milano nel 1954, è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia e in microchirurgia e chirurgia sperimentale. Consigliere della SICADS (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Hospital)
    Invia una domanda