DOMANDA
Egregio Professore, le scrivo per conoscere un ulteriore punto di vista riguardo ai miei fastidi intestinali. Sono una ragazza di 29 anni, altezza 1,56m e peso 43 kg, e ho continui fastidi intestinali quali: crampi addominali, fitte ano, irregolarità intestinale (stipsi che può persistere anche per 7 giorni consecutivi o diarrea con anche 8 scariche dolorose al giorno), In un primo momento il medico “generico” mi ha detto che si trattava di colon irritabile per cui mi ha prescritto Levopraid; purtroppo non ho avuto alcun miglioramento, anzi ai fastidi sopra citati sono emersi alcuni nuovi come muco bianco nelle feci e solo 3 volte anche sangue color rosso vivo. Dunque mi sono rivolta ad un gastroenterologo, ho fatto una colonscopia con biopsia multipla, durante l’esame ci sono state notevoli difficoltà ad entrare nell’ileo, perchè molto stretto, tanto che in un primo momento uno dei medici aveva ipotizzato che si trattasse di una fase iniziale del Morbo Chron, ma per fortuna le pareti intestinali sono rosee e indenne da lesioni, dall’esame istologico su colon cieco e ascendente è emerso: °lamina propria è in sede di edema °flogosi cronica linfomonocitaria °congestione vasculo-ematica in assenza di caratteri specifici. Responso: colite aspecifica; cura da fare per 15 gg con Asacol 800mg , e mi ha consigliato di sottopormi a test per intolleranze alimentari. Può essere Infiammazione da alimenti?
RISPOSTA
I sintomi che riferisce sono in effetti da sindrome dell’intestino irritabile e non mi stupisce che il levopraid nel suo caso don abbia dato giovamento. Le intolleranze alimentari sono un possibile (enfatizzata) causa di disturbi intestinali. Se ha una correlazione costante tra disturbi ed alcuni alimenti, può senz’altro eseguire prick test per alimenti.