Flussimetria dell’arteria uterina

    DOMANDA

    Buonasera,
    Alla 12 settimana il mio ginecologo ha effettuato la translucenza nucale, durante le verifiche è risultata una sola anomalia: Flussimetria dell’arteria uterina con notch protodiastolico monolaterale a destra. Il medico mi ha comunicato che il feto cresce bene (5.92 cm).
    Il medico ha deciso di eliminare dalla mia dieta totalmente il sale, supponendo che soffrissi di pressione alta, per prevenire una futura gestosi.
    Non avendone mai sofferto, per una settimana, ho effettuato svariate misurazioni, in diversi orari della giornata, della pressione, che ha evidenziato, in alcuni casi, che era bassa, in altri che era nella norma.

    Sono molto in ansia per questo problema, vorrei semplicemente che questa problematica mi sia più chiara per tranquillizzarmi, ed anche per capire come ci si comporta se l’incisione scompare? Potrei riprendere a mangiare salato? Se invece l’incisione persiste come ci si comporta? Quali sono tutti gli eventuali rischi per me e per il bambino?
    La problematica di cui Le sto parlando è molto grave o, semplicemente, attuando la dieta preventiva si è sicuri al 99% che l’incisione scompaia?

    Come funziona la formazione delle arterie uterine in fase di gravidanza?

    Vorrei inoltre specificare che, attualmente, sono alla 14 settimana, sono ingrassata solo di 2 kg (prima ero 50 kg e sono alta 155 cm di altezza), ed ho 29 anni.

    Ringrazio tantissimo per la risposta che mi darà.

    Michela

    RISPOSTA

    Cara Michela,
    mi ringrazia troppo presto!
    Non possiamo in una consulenza online dare un giudizio su un caso particolare. Né posso farle una lezione sul significato del notch delle arterie uterine, che è piuttosto complesso.
    Quello che posso dirle è che non mi risulta che ci siano studi che prendano in considerazione lo studio della flussimetria dell’arteria uterina a 12 settimane, né che il notch monolaterale abbia un significato a quell’età, né che per questo sia indicata una dieta senza sale.
    Quindi a meno che il medico che la segue abbia una particolare e nota competenza su questi argomenti, le cosiglierei di sentire un altro parere, meglio da parte di un esperto in patologia della gravidanza.
    Cordiali saluti.
    Pietro Jacini