DOMANDA
Buonasera dott. Cocci, vorrei chiederle un consulto se possibile.
Da settembre 2020, dovo aver sofferto per una buona parte di luglio e agosto di emorroidi abbastanza dolorose curate con pomate locali e farmaci venoprotettori, ho incominciato a soffrire di un rallentamento del flusso urinario. Premetto che tale fenomeno capitò, simile, nel 2019 nello stesso periodo con diagnosi di prostatite (seppur con spermiocultura negativa) curata con for prost flogo in modo efficace. Ho esuguito dunque spermiocultura e esami delle urine, negativi entrambe (urine con rare emazie e numerosi filamenti di muco considerati trascurabili). Mi è stata ridata una cura di for prost flogo, ma non ha risolto nulla. Dopo aver avuto il covid tra ottobre e novembre, e dopo il Natale, sono passato da un nuovo urologo il quale facendomi anche un ecotrus, scrive in referto: “ghiandola ecograficamente omogenea, capsula integra, margini regolari, volume di soli 20 cc. In via collaterale evidenzia di dilatazione del plesso venoso periprostatico come da varicocele pelvico”.
Eseguo anche uruflussometria:
Flusso medio 5,3 ml/s
Flusso al picco 14, 7 ml/s
Tempo al picco 8,1 sec
Volume votato 217,2 ml
Tempo di svuotamento 40 sec.
Conclude dunque che le vene gonfie sono la causa della pressione che rallenta il flusso e mi prescrive una cura di Venolen plus da assumere per 4 mesi (20 giorni al mese).
Sono all’ultimo mese di cura ma di benefici ancora non ne noto. Lei che pensa? Si può temere qualcosa di preoccupante? A livello intestinale in tutto ciò non sono stato sempre regolare, ma dopo visita dal gastroenterologo questo mi ha rassicurato dicendomi che ho classici sintomi da colon irritabile e mi ha diagnosticato anche calcoli alla colecisti che sto trattando con il tudcabil. Spero che mi riesca a dare qualche informazione.
P.s. Per dilatazione del plesso venoso periprostatico che si intende? Ormai son passati 9 mesi da quando soffro di flusso rallentato, per quanto la cura di venolen l’abbia iniziata da febbraio.
Grazie in anticipo.
Buona serata
RISPOSTA
Salve,
il referto orienta molto per una prostatite con contestuale lieve ipertrofia prostatica, non posso darle ulteriori informazioni senza una visita ma non c’è sicuramente rischio dagli esami presentati di patologie diverse da una semplice infiammazione.
Cordialmente,