Fobia sociale

    DOMANDA

    Gentile dott. Rizzardo le scrivo per avere un suo parere. Mi presento:sono un ragazzo di 22 anni e soffro da circa 3 anni di fobia sociale.Da circa 1 anno sto andando da uno psicologo,a cui ho descritto il mio disagio e dove ho iniziato la terapia cognitivo-comportamentale.Dopo alcune sedute lo stesso psicologo mi ha consigliato di affiancare alla terapia psicologica una terapia farmacologica ,mandandomi quindi da uno psichiatra,il quale mi ha prescritto lo zoloft 100 mg da prendere una volta al giorno(la sera prima di andare a dormire).Sono circa 2 mesi che assumo questo farmaco ma ancora non riscontro benefici.I benefici di cui avrei bisogno sono contrastare l’ansia e l’agitazione che si presenta quando sono a diretto contatto con una o più persone.Tre giorni fa,tornando per una seduta di controllo,ho comunicato questa mancata risposta al farmaco allo psichiatra,il quale ha aggiunto a questa terapia il lamictal 25mg da assumere il pomeriggio 1 volta al giorno.Il motivo per cui le scrivo è perchè vorrei ricevere la sua opinione per quanto riguarda la terapia farmacologica:precisamente se lo zoloft combinato con il lamictal possono effettivamente aiutare nella cura di questo disturbo, se si ,quanto tempo dovrebbero impiegare per fare effetto, o se ha altre terapie da mostrarmi.Ovviamente il tutto al solo scopo informativo in modo da farmi un’idea della cura che sto intraprendendo e conoscere le eventuali altre terapie che lei considera più efficaci.
    La ringrazio in anticipo.

    RISPOSTA

    Farmaci come la sertralina (Zoloft) o altri antidepressivi dello stesso gruppo che aumentano l’azione della serotonina, come per es. la paroxetina, sono spesso indicati nella fobia sociale, dove l’intervento principale da perseguire è certamente quello psicoterapico. A volte si cerca di aumentare l’effetto dell’antidepressivo con altri farmaci come alcuni stabilizzatori dell’umore (es. il Lamictal). In genere si ritiene che un antidepressivo manifesti la sua efficacia entro 20-30 giorni, e quindi dopo uno o due mesi di trattamento inefficace si suppone che il farmaco non funzioni adeguatamente. Una strategia è appunto tentare il potenziamente aggiungendo un altro farmaco, come nel suo caso, oppure cambiare molecola, sempre nell’ambito dei farmaci serotoninergici. Indicati nella fobia sociale, ma meno proponibili per gli effetti collaterali, sono i farmaci anti-MAO (bloccano le MAO – monoamminossidasi, enzimi che neutralizzano i neuromediatori). Sta ovviamente al suo psichiatra valutare complessivamente l’opportuna scelta, tenuto conto anche del lavoro psicoterapico che sta svolgendo.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
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