Fobie e igiene intima bimba 8 anni

    Pubblicato il: 5 Marzo 2021 Aggiornato il: 5 Marzo 2021

    DOMANDA

    Salve
    Le scrivo per mia figlia di quasi 8 anni.
    Bambina bella, intelligente, avanti per molte cose rispetto ai suoi coetanei, brillante a scuola e piuttosto equilibrata a livello emozionale in quasi ogni aspetto, ma ha delle “lacune” cioè degli atteggiamenti che stridono totalmente con tutto il resto.
    Premetto che è molto amata sia da noi genitori che da nonni e zii, che è sempre stata una bambina molto giudiziosa e che ha rispettato quasi tutte le tappe previste agevolmente.
    Io e mia moglie siamo una coppia solida ma anche focosa, ne bene e nel male: così come ci ha visto esternare affetto (platonicamente, ovviamente), purtroppo la bambina ha assistito alcune volte a litigi piuttosto accesi, con atteggiamenti anche molto aggressivi da parte di entrambi i genitori (solo verbalmente) perché generalmente siamo 2 persone un po’ polemiche con un carattere forte che ci porta a discutere spesso.. ma al contempo siamo anche solari, affettuosi, e molto attenti allo sviluppo intellettuale e emozionale dei nostri figli.
    Come detto, al di là della falsa modestia, a detta di tutti (famigliari, amici, insegnanti etc.) nostra figlia è davvero speciale, molto più “evoluta” dei suoi coetanei, ma anche generalmente tenera e spensierata come dovrebbe essere una bimba della sue età.
    Ma ci sono come detto delle cose che la mandano in crisi, provocando reazioni come pianto disperato, rabbia, frustrazione e rifiuto di superare la situazione.
    La nostra situazione è un po’ particolare e mi scuso se sono prolisso.
    All’età di 3 anni siamo partiti per il Messico dove abbiamo vissuto 5 anni tornando saltuariamente per vacanze per 2/3 mesi l’anno. Nostra figlia ha gestito il grande cambiamento in maniera totalmente positiva, ma certamente ha anche patito il distacco dai nonni e dagli amici italiani, mantenendo sempre e comunque contatto con loro, sia virtuale, che fisico durante le vacanze.
    A febbraio ( lei aveva quasi 7 anni) è nato il suo unico fratellino che ha accolto molto bene, senza mai manifestare gelosia particolare, se non qualche prevedibile critica nei nostri confronti perché guardiamo più lui di lei. Ma abbiamo fatto tutto ciò che potevamo sia prima per prepararla alla situazione, che dopo per non crearle frustrazione eccessiva, e devo dire che si sta comportando davvero bene con il piccolo, gli vuole molto bene, partecipa alla sua cura quotidiana, e per ora il loro rapporto è eccellente.
    Ora da 6 mesi siamo tornati in Italia causa covid, ha iniziato la 2 elementare qui, e sembra essersi ambientata molto bene, e nonostante le limitazioni che tutti parliamo, avendo un grande giardino e vedendo comunque amici e parenti con continuità, devo dire che sembra essere quasi sempre felice
    Ma veniamo al dunque.
    Malgrado specialmente la mamma abbiamo insistito da anni, insegnandole prima, con dinamiche ricompensa o punizione dopo, a quasi 8 anni si rifiuta ancora di prendersi cura della sua igiene intima da sola. Dopo pipì e popò ci obbliga a pulirla e lavarla, pena crisi di pianto e rabbia che, di fronte al nostro perentorio rifiuto, diventa irrefrenabile e disperato.
    Pur essendo intelligente e matura ( x la sua età) e capendo bene che è sbagliato, persiste in questo atteggiamento di rifiuto categorico da anni, adducendo scuse come la repulsione per avere a che fare con cacca e pipi, o che per non essere in grado di farlo bene da sola. A scuola ovviamente, dovendo aggiustarsi da sola, il problema non sussiste.
    Stesso problema con i calzini. Da qualche tempo crisi di pianto per sistemarsi i calzini diverse volte prima che siano messi abbastanza bene da non darle fastidio.
    E poi da qualche settimana il sonno è peggiorato quasi in maniera preoccupante.
    Premetto che ha periodicamente patito di panico notturno, ma sempre come “sonnambulismo”, e adesso pur non avendo mai avuto fobie particolari, o non si addormenta o si sveglia diverse volte durante la notte per paura dei mostri. Anche solo un armadio non chiuso le fa pensare che qualcosa l’abbia aperto.. se c’è un rumore mi chiede che cosa é stato a provocarlo.. e poi sogni di ragni e serpenti.. finendo poi per finire nel nostro letto, come unico modo per farla riaddormentare.
    Tutto questo potrebbe sembrare normale, ma non lo è.
    È sempre stata abituata a dormire da sola nella sua stanza, e avendo una una mentalità “logica”, ha sempre avuto poca considerazione per mostri
    e fantasmi, sapendo bene già da anni che non esistono, snobbando apertamente la questione, anche quando per scherzo si tentava di farle un po’ paura per gioco.
    Ormai sono quasi 3 settimane che non è più in grado di dormire bene e serenamente. Inoltre le questioni igiene intima e calze peggiora..
    È proprio questo che ci preoccupa.. ci rendiamo conto che la situazione sta peggiorando sensibilmente anziché migliorare..
    Abbiamo ovviamente cercato di parlare bene con lei, affrontando la cosa, per capire se sia successo qualcosa di particolare per scatenare queste fobie notturne: a scuola insiste che va tutto bene, per quanto riguarda il fratellino sostiene di non partire eccessiva gelosia, o di sentirsi abbandonata o esclusa ( perché effettivamente anche grazie l’aiuto di nonni e zii è super coccolata) e non ci sono state altre situazioni che possano aver creato traumi o conflitti particolari..
    Però da qualche settimana vedo mia figlia preoccupata e angosciata nel momento di andare a dormire e dormire di notte è diventato un problema.
    Mia moglie (insegnante elementare) è preoccupata che tutto ciò siano sintomi di qualcosa di più complesso e potenzialmente pericoloso dal punta di vista psicologico, che ignorare potrebbe essere dannoso. Perciò vuole consultare uno psichiatra.
    Io invece sarei per aspettare e vedere, ed insistere sulla questione igiene intima, ma aspettando che cresca anche da quel punto di vista.. perché ho paura che creando una situazione più seria, visitando un medico per questo, si possa poi generare nella testa della bambina l’idea di avere un problema psicologico per davvero.
    Spero vorrà darci un consiglio per lo meno sulla strada più indicata da seguire per trovare delle soluzioni e soprattutto per non peggiorare la situazione.
    Mi scuso ancora per il papiro..
    Resto a disposizione per ogni chiarimento
    Grazie mille per ogni risposta vorrà darci.

    RISPOSTA

    Gentile lettore, la Sua accuratissima descrizione dei problemi della Sua bimba fornisce molti elementi, ma come potrà capire non permette di dare indicazioni adeguate, che solo possono derivare da una valutazione clinica. Posso solo ipotizzare che il rifiuto di autonomia nella pulizia intima quando è a casa, ma non a scuola, suggerisca la richiesta di maggiore vostra cura per lei, specie se questo può essere confrontato con le cure che vengono date al fratellino piccolo.

    Ma mi pare importante venga valutato bene il problema delle recenti alterazioni del sonno e del meccanismo quasi ossessivo di sistemazione dei calzini. Sono comportamenti che nei bambini possono comparire per fattori non sempre facilmente individuabili e risolversi poi quasi spontaneamente, ma è bene non trascurare mai nulla. La valutazione di uno specialista è utile sia per individuare precocemente eventuali problematiche che potrebbero persistere o accentuarsi, sia per avere utili consigli su come comportarsi. Nello stesso tempo di regola si tratta di un incontro piacevole con una persona che sa trattare con i bambini, mettendoli a loro agio e ottenendo la loro simpatia. Ovviamente la visita va presentata in modo adeguato, che non sembri alla bimba un controllo su qualcosa che non va del suo comportamento. Nel caso della Sua bimba si può far leva sui disturbi del sonno, in quanto Lei stesso dice che ella appare angosciata nel momento di andare a dormire: allora si può dirle che la portate da una persona che l’aiuterà a dormire senza brutti sogni. Può essere utile un preliminare contatto con lo specialista per avere indicazioni su come motivare e organizzare l’incontro.

    Carlo Cianchetti

    Carlo Cianchetti

    “Specialista in Malattie Nervose e Mentali e in Neuropsichiatria Infantile. Già professore ordinario e direttore della Clinica e della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria dell’Università di Cagliari. Attuali interessi preminenti: cefalee, ansia, depressione, psicosi.”
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