Forame ovale pervio

    Pubblicato il: 4 Marzo 2016 Aggiornato il: 4 Marzo 2016

    DOMANDA

    Buongiorno,
    mio figlio 32 anni è stato ricoverato a causa emisoma sx.
    Risonanza: piccoli infarti ischemici al talamo dx nei territori di distribuzione dei rami dell’arteria cerebrale posteriore dx, non presenti complicanze emorraggiche.

    Studio ecocardiografico transesofageo :”si segnala forame ovale pervio tunellizzato in sede antero-superiore con shunt in condizioni basali sx-dx di lieve entità, dopo iniezione di contrasto salino passaggio di poche bolle in condizioni fisiologiche , shunt dx-sx di entità moderato-media dopo manovra di valsalva. si segnala RIMA anteriore poco rappresentata 6mm. assenza di aneurisma e dimensioni lunghezza 18mm e scollamento 3mm. insufficienza mitralica di grado minimo.a livello di ventricolo sx con spessori parietali, dimensioni interne e funzione sistolica di pompa nei limiti della norma EF 60%, si segnala immagine di piccola formazione aneurismatica a livello segmento basale della parete inferiore (verosimilmente diverticolo miocardico congenito da valutare con Risonanza)”.
    Mutazione fattore V Leiden:portatore eterozigote.
    Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici: assenza lesioni, non alterazioni del flusso , arterie succlavie pervie con flussi regolari , arterie vertebrali pervie con flusso normodiretto.

    Prescritto: cardioaspirina e clopidogrel.
    Ritiene sia possibile intervento di chiusura PFO mediante tecnica percutanea?
    Soffre inoltre di emicrania con aura molto forte da molti anni.
    Ringrazio per la cortese risposta.

    RISPOSTA

    Buongiorno, dai dati da lei inseriti non ci dovrebbero essere indicazioni alla chiusura della PFO. La terapia che sta eseguendo va bene e per eventuali informazioni maggiori le consiglio di contattare la Cardiologia Pediatrica del Policlinico di S.Orsola di Bologna, dove esistono competenze elevate in materia.

    Roberto Di Bartolomeo

    Roberto Di Bartolomeo

    Professore ordinario di cardiochirurgia all’Università di Bologna. Nato a Torre dei Passeri (Pescara), si è laureato all’Università di Bologna. Nello stesso ateneo, si è specializzato in chirurgia cardiaca, chirurgia vascolare e chirurgia generale. Dirige l’unità operativa di cardiochirurgia del policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna. È direttore della scuola di specializzazione in cardiochirurgia dell’ateneo […]
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