formula leucocitaria

    DOMANDA

    Salve, sono una ragazza di 26 anni e da qualche anno i risultati degli esami del sangue rilevano valori fuori dal range di riferimento per quanto riguarda globuli bianchi, neutrofili, eosinofili, linfociti, monociti. Le mostro gli ultimi esami:
    Globluli bianchi 4630 rif. 4800-10800
    Granulociti neutrofili 36,20% rif 43-65
    Linfociti 51,40% rif. 20,5-45,5
    monociti 5,09% rif. 5,5-11,7
    Gran. eosinofili 6,76% rif. 0,9-4
    gran. basofili 0,49% rif. 0,1-1
    e inoltre HDL 61 rif. 40-60. Premetto che due giorni prima di fare questi esami ho avuto una forte indigestione ma non so se è inerente o meno difatti
    gli esami precedenti a questi, fatti a marzo di quest’anno mostravano anch’essi valori fuori dal range:
    Globuli rossi 4170000 rif 4200000-5400000
    emoglobina 12,70 rif. 12-16
    glob. bianchi 4530 rif. 4800-10800
    Gran. neutrofili 38,50% rif. 43-65
    linfociti 48,10% rif. 20,5-45,5
    monociti 5,84% rif. 5,5-11,7
    gran. eosinofili 7,32% rif 0,9-4.
    Gli esami degli anni precedenti mostrano in linea di massima le stesse incongruenze.
    Cosa possono significare questi valori? Che esami o visite devo fare? mi devo preoccupare? premetto che soffro di tiroidite di Hashimoto in cura dall’età di 12 anni con eutirox ed inoltre assumo contraccetivo orale Yaz per ovaio micropolicistico e due piccoli fibromi uterini. Nell’attesa di una sua risposta le porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Buongiorno. I suoi esami non sono preoccupanti. Essi mostrano semplicemente un’inversione della formula leucocitaria (più linfociti che granulociti neutrofili) e una modesta ipereosinofilia (incremento degli eosinofili). L’inversione della formula, nel suo caso, non è dovuta ad in incremento del numero dei linfociti (che in numero assoluto sono normali) ma piuttosto ad una riduzione dei neutrofili. Tale riduzione, tuttavia, è modesta e assolutamente priva di significato clinico. Può essere che ci sia una qualche relazione con la tiroidite di Hashimoto, che è una malattia autoimmune, ma solo come epifenomeno legato ad un sistema immunitario particolarmente attivo. Anche la lieve ipereosinofilia, in assenza di altra sintomatologia o altri segni, è priva di significato clinico (la si osserva spesso nei pazienti con diatesi allergica, ossia con predisposizione a sviluppare allergie anche banali). Sia l’inversione della formula che l’ipereosinofilia sono reperti piuttosto comuni in età giovanile.

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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