DOMANDA
quando avevo 17 anni ho fatto una grossa sciocchezza.Ero a scuola con le mie compagne e ci siamo messe in bagno con l’idea di farci i buchi alle orecchie. Ricordo che volevamo fare una bravata.Prima di me si sono fatti i buchi due mie compagne,ricordo ancora le urla di loro e il dolore quando è toccato il mio turno.L’ago quando me l’hanno passato era sporchissimo di sangue ma la nostra regola era non pulirlo per nessun motivo dato che eravamo amiche per la pelle.ho rispolverato questa vecchia storia xchè ho incontrato recentemente una di queste 2 e mi ha detto di avere l’hiv e le epat. B e C e di averlo saputo poco dopo aver finito le scuole e i medici le hanno detto che l’aveva contratte dopo una trasfusione che in effetti ricordo che l’aveva fatta 2 o 3 anni prima mentre ancora andavamo a scuola.Prima non facevano i controlli sulle sacche e così lei ha beccato tutte queste malattie.Non ha mai saputo nessuno di questa storia neanche mia madre, ha sempre saputo che il buco me l’ero fatta da sola con l’ago in camera mia e sono stata punita,figuriamoci se sapeva tutta la storia.Adesso ho 22 anni ed avevo rimosso tutto ma da quando ho incontrato questa mia amica,sono entrata nel panico.Ho chiamato subito il numero verde dell’Istituto superiore spiegando loro la mia esperienza e mi hanno detto che come rischio biologico c’è un’esistenza seppur remota dell’hiv e le epatiti B (non sono vaccinata) e C,ma praticamente il rischio non sussiste grazie soprattutto all’ambiente.E’ così?
RISPOSTA
non mi è ben chiara la storia del contagio della sua amica con una emotrasfusione. Il problema del contagio esiste per coloro che hanno avuto trasfusioni prima del 1989, o nel peggiore dei casi. primi anni ’90. In ogni caso, se il presunto contagio possa essere avvenuto 5 anni or sono, per una maggiore tranquillità esegua il test HIV ed i markers epatitici B e C.
mi ricontatti incaso di altri dubbi. La saluto cordialmente
nicola abrescia