DOMANDA
Buongiorno dottore il 3aprile ho avuto un bambino,cercato e desiderato da tempo dopo una precedente gravidanza extrauterina che mi ha comportato l estrazione di una tuba..puo’quindi immaginare la gioia di una gravidanza in utero molto cercata e attesa!tuttavia da sempre avevo paura del parto dopo aver assistito ad una fase finale del travaglio di mia sorella ed esserne rimasta spaventata..avevo anche pensato di ricorrere al taglio cesareo x scelta,ma poi,convinta dal ginecologo e dalle amiche ho abbandonato l idea..”il travaglio e’1intervento invasivo””k donna 6 se scegli il cesareo x’hai paura”..qsto quello che m sentivo dire..sicche’ho cercato di tutelarmi scegliendo la partoanalgesia e prendendo 1ostetrica in privato che mi seguisse al parto e lavorasse nell ospedale in cui avevo scelto di andare.il travaglio e’stato 1passeggiata grazie all epidurale..la fase espulsiva xo’e’durata a lungo..ho riportato dei problemi al coccige e al bacino e inoltre mi e’stata praticata l episiotomia che a distanza di due mesi dal parto e’ancora dolente.a me il parto ha cambiato la vita..nn tanto x il dolore fisico che ho provato,quanto x’tra tutte le visite subite,insomma tutti che ti toccano come se la tua parte+intima fosse un braccio,e l episiotomia ho sentito violare la mia intimita’!in particolare vivo tuttora l episiotomia e la cicatrice che sento come una mutilazione.odio chi mi ha seguito al parto.mi sento ferita.nn e’in dubbio la sacralita’di un figlio,ma ogni volta che guardo il
RISPOSTA
comprendo quanto mi dice: penso che le varie minacce sociali ascoltate dai media e percepite direttamente siano scoraggianti.
Il parto può rappresentare anche un momento di prova circa la propria adeguatezza femminile, la propria fisicità, corporetà e si identifica, nel caso di quanto mi racconta, con una insicurezza del Sé , cioé della propria immagine di donna. Abbia fiducia, perchè in generale, sono convinto che assumerà in modo appropriato il ruolo e poi la posizione giusta per sentirsi adeguata all’essere madre.
occorre in caso ciò non vvenisse consultare un collega specialista in psicologia clinica o psichiatria.
roberto.pani@oksalute.it