DOMANDA
Salve da qualche tempo avevo disturbi alla gola e dolori latenti sotto il costato sinistro, con fitte non importanti ma presenti soprattutto in caso di respiro profondo. Ho effettuato una visita dall’otorino che ha dato il seguente referto:
– Iperiemia della zona interaritenoidea come da reflusso gastro-esofageo;
– Alla base dei seni piriformi deposito di secrezione collosa soprattutto a sinistra.
Il mio medico alla luce di questo e con i sintomi descritti sopra mi ha confermato una esofagite, con forte componente ansiosa che non fa che peggiorare la situazione. Sto continuando la cura prendendo un pantoprazolo 40mg, la mattina prima di colazione, e fino a 4 bustine di Riopan dopo i pasti principali ed eventualmente prima di andare a dormire (o all’occorrenza ma mai più di 4)
Vedendo il mio stato la dottoressa ha inoltre suggerito di provare a trattare anche l’aspetto emotivo con una compressa di zarelis 37,5 al giorno.
Oggi sono al terzo giorno di Zarelis e a ormai circa due settimane di cura con pantoprazolo da 40mg (Pantorc).
Continuo purtroppo ad avere i sintomi e chiaramente i miei timori iniziali (di avere un tumore gastrico) sono ancora presenti visto il prolungarsi della situazione e alcune letture online di esperienze di persone il cui cancro fu scambiato per troppo tempo con un problema di reflusso/gastrite.
In particolare avverto ancora:
-Sensazione di cibo che rimane bloccato nell’esofago, non sempre ma spesso.
-Dolore alla schiena quando respiro a fondo, quasi interno a sinistra nella zona dello stomaco diciamo.
-Fitte/crampetti non troppo dolorosi ma che continuano ad essere presenti.
-Poco appetito ma devo dire che sto mangiando normalmente, escludendo da poco (una settimana), tutto quello che la dieta per il reflusso proibisce.
-Aria da espellere con difficoltà.
-Senso di nausea latente e improvviso dopo uno sbadiglio.
La dottoressa ha escluso la gastroscopia per ora dicendo di aver inquadrato il problema. Mi ha anche detto “se tu sei così stressato quei sintomi li continuerai ad avere anche dopo tot tempo di cura con IPP”.
Mi fido tantissimo di lei, è brava, scrupolosa, competente e chiara e le ho visto salvare pazienti (miei cari) da situazioni pesanti trovando il rimedio ad anni di diagnosi sbagliate.
Questo però non riesce a farmi passare la paranoia di avere un male grave. Secondo lei in base ai sintomi è consigliabile fare una gastroscopia? C’è qualcosa che potrebbe far pensare ad un tumore anche in fasi iniziali? Soprattutto il tumore allo stomaco darebbe segni di reflusso GE oppure si presenterebbe senza reflusso?
La ringrazio anticipatamente e spero possa darmi una mano ad uscire da questo terribile tunnel della paranoia.
RISPOSTA
I sintomi che riferisce sono più simili a quelli della cosiddetta “reazione di allarme”, su base psico-emotiva. Non c’è nulla che possa richiamare una malattia grave dello stomaco; in particolare il tumore si associa più spesso a ridotta produzione di acido. La terapia è stata intrapresa da tropo poco tempo per cui è opportuno attendere ancora almeno 10 giorni per dare un giudizio sull’efficacia. Il dosaggio dello Zarelis va bene come inizio, ma non escludo che debba essere aumentato. Per la gastroscopia per ora aspetterei, anche perché non conosco la sua età. Se i sintomi persistono anche dopo l’aggiustamento delle dosi terapeutiche e lei ha più di 45 anni, allora la farei, se non altro per darle il conforto di un esame che dovrebbe risultare senza problemi.