Frattura capitello radiale

    DOMANDA

    Gentile Dott. Campioni,
    A 2 mesi dalla rottura del gomito sx, ho ancora le idee poco chiare sul tipo/gravità di frattura riportata. I referti (a mio avviso ma anche seconda la fisiatra) sembrano confusionari e poi 4 giorni fa ho fatto un’ecografia, dal quale é emerso che c’é anche una 2a frattura, mai individuata prima! Inoltre, le fratture non sono consolidate. Questo a 2 mesi dal trauma e dopo più di un mese di fisioterapia abbastanza intensiva (!). Volevo chiederLe 1) se é possibile che la 2a frattura non si vedeva in nessuna delle 3 RX che ho fatto e 2) se non avrebbero dovuto scrivere almeno che la frattura non era consolidata prima di consigliare la fisioterapia? La ringrazio in anticipo. Seguono i referti:
    1° giorno Pronto soccorso
    Frattura di capitello radiale, ad interessamento articolare, sostanzialmente composta.

    Dopo 7 gg (controllo in gesso)
    Esiti di frattura di capitello radiale con distacco antero-laterale avvallato scomposto

    Dopo 21 gg (rimozione gesso)
    Ingranata la frattura di capitello radiale con minima dislocazione anteriore di un frammento.

    Dopo 2+ mesi (ecografia osteoarticolare)
    La frattura dell’epifisi prossimale del radio appare tutt’ora circondato da ematoma mente scarsa la ristrutturazione ossea. E’ presente frattura composta dell’epicondilo che entra in conflitto con il tendine comune degli estensori e ne causa lesione cronica. Modica infiltrazione adiposa dei muscoli esaminati. Non versamento articolare né a livello delle borse.

    RISPOSTA

    Caro signore
    da un punto di vista radiologico le fratture ossee possono essere poco o non visibili in fase acutissima (ove l’emorragia circostante può mascherare il risultato radiologico) ed essere sempre meglio visibili con il passare del tempo. Ecco il motivo per cui si consiglia sempre il controllo radiologico a breve distanza di tempo, che correttamente lei ha eseguito. E dalle risposte che lei ha mostrato (sarei ovviamente più preciso guardando le immagini) i referti mi sembrano concordi. Veniamo ora al problema dell’ecografia che avrebbe documentato una seconda frattura. Personalmente ritengo il dato da non sottovalutare, ma oggi la tecnologia ci consente di vedere meglio tutta la situazione ossea, tendinea e muscolare del suo gomito con un esame che si chiama Risonanza Magnetica. Prima di giungere a conclusioni affrettate le consiglio, per una diagnosi di imaging definitiva, l’integrazione con una risonanza magnetica eseguita a regola d’arte in centro qualificato. Ovviamente il mio è un consiglio da radiologo per chiarire e definire un problema di imaging. In realtà è il suo medico curante specialista (l’ortopedico) che deve valutare se sono o no necessari ulteriori accertamenti diagnostici per immagini. Questo perchè se la terapia (e fisioterapia) che deve eseguire è comunque la stessa credo sia inutile ed anche dispendioso un eccessivo accanimento diagnostico. Cordiali saluti

    Paolo Campioni

    Paolo Campioni

    Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica di Roma, dove si è specializzato in medicina nucleare e in radiologia (indirizzo radiodiagnostica). È professore di diagnostica per immagini e radioterapia all’Università di Ferrara e lavora presso l’Arcispedale S.Anna di Ferrara-Cona.
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