Frattura composta V metatarso

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    2 settimane fa ero a casa , scalza e ferma, scioccamente indossavo un paio di pantaloni un pò lunghi e facendo un passo verso dx sono inciampata nei miei stessi pantaloni finendo per terra. Ho da subito sentito male, come quando si prende una storta e il piede mi faceva molto male ad appoggiarlo. Ho messo del ghiaccio per tutta la notte e il giorno seguente andava meglio ma ancora non appoggiavo bene il piede, inoltre si era formato un ematoma sotto il piede e tra le dita dei piedi. Ho cominciato a trattare quella che a me sembrava una distorsione con arnica 3 volte al giorno e la notte impacchi di argilla. Ho proseguito con la fasciatura per 10 giorni migliorando decisamente. Il gonfiore era poco e maggiormente la sera ma al mattino svaniva. Ho continuato a guidare e andare a lavoro (faccio l’impiegata quindi sto seduta 8 ore al giorno) alzando a lavoro il piede con l’uso di una pedalina e chiaramente indossando scarpe comode e basse, non faccio sport, ho 36 anni e peso 54 kg per 1.68 mt.

    Dopo 2 settimane sentendo ancora un pò di dolore, maggiormente al tatto, ho deciso di recarmi al pronto soccorso per sicurezza e fatta la lastra mi hanno diagnosticato una frattura composta del V metatarso. Mi hanno ingessata. Adesso chiaramente il piede è bloccato ed ho più fastidio del gesso che del piede, spostarsi con le stampelle in realtà mi sta provocando fastidio all’altra gamba (sicuramente non sono bravissima) che carico di più e sto facendo le punture antitrombosi, non mi ha ancora visitato un ortopedico perchè in quel momento non c’era, lo farà tra due giorni . La mia domanda è: ma dopo 2 settimane che cmq la situazione mi sembrava decisamente migliorata ha senso portare un’ingessatura? Nel caso in cui non volessi portare il gesso a che rischi potrei andare incontro? non solo per la frattura che sicuramente se prendessi un’altra botta potrei “scomporre” ma anche a livello di circolazione, sinceramente mi spaventa tanto di più il rischio di una trombosi.
    Vi ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Carissima, molto genericamente e senza aver visto le radiografie posso dirle che le fratture del 5° metatarso in genere dopo 30 giorni dal trauma sono guarite. Ovviamente per la certezza della guarigione e’ necessaria una visita ortopedica senza gesso ed un esame radiografico sempre senza gesso.

    Alla rimozione del gesso puo’ comunque esitare un certo dolore da ripresa che non deve preoccupare. Si rivolga all’ortopedico di fiducia e vedra’ che sapra’ darle tutte le informazioni necessarie.

    Cordiali saluti

    Prof. F. Ceccarelli

     

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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