Frattura del collo del femore – Dolore inguinale

    DOMANDA

    Salve dottore, le espongo il mio problema.
    Ho 60 anni e vivo a Cesena. Il 6/12/08 a seguito di una caduta con la bici da corsa , ho avuto una frattura sottocapitata al collo del femore della gamba SX. La scelta è stata quella di eseguire intervento con inserimento di nr. 3 chiodi al titanio. Sono stato operato 11/12/08 e dimesso il 17/12/08.
    Al 1° controllo eseguito il 27/01/09 , il medico del reparto di ortopedia dell’ospedale Bufalini di Cesena, mi ha detto che dopo 47 gg. dall’intervento, tramite RX e lettera, tutto procede regolarmente e che dopo la visita programmata per il 27 Febbraio, si potrà iniziare gradualmente a caricare sulla gamba e iniziare riabilitazione con ginnastica specifica e nuoto. Per i primi 70 gg. dall’intervento non è stato possibile caricare sulla gamba, perchè da RX evidenziava ancora la non calcificazione. Nel successivo controllo mi è stato concesso il carico del 30% dal giorno 27 Febbraio. Nel frattempo ho inziato terapia in acqua e magnetoterapia per nr. 12 sedute. Alla fine di marzo dopo visita ortopedica mi è stato detto di abbandonare una sola stampella fino alla metà di Aprile. Il problema è venuto nei giorni successivi nel camminare con dolore all’inguine SX e con segni di zoppia.
    Inoltre volevo informarla che oltre alla frattura del collo del femore, nell’anno 2006 sono stato operato 3 volte con inserimento anche di stent. alla iliaca femorale SX e DX per problemi di aterie ( ex fumatore ) con chiusura di tale arterie da 50 a 75%. Verso la metà di Aprile ho iniziato anche riabilitazione in piscina e esercizi di palestra ( cyclette, pedana e macchine passive ) per riprendere il tono muscolare. Per i primi 70 gg. dall’intervento non è stato possibile caricare sulla gamba, perchè da RX evidenziava ancora la non calcificazione.
    Il giorno 23 Aprile, di mia iniziativa ho eseguito ECO Inguine SX con questa diagnosi:
    – 1) Lesione da strappo di terzo grado del passaggio muscolo-tendineo del muscolo retto addominale
    – 2) La lesione misura circa un centimetro di lunghezza per un centimetro di spessore
    – 3) Questa lesione presenta un esito cicatriziale con tessuto fibroso riparativo
    – 4) La lesione presenta edema infiammatorio fra le fibre della cicatrice
    – 5) Non segni di lesione dei muscoli adduttori
    Le chiedo se eseguendo terapia adeguata posso recuperare la funzionalità del muscolo strappato e eliminare la zoppia?
    Secondo la sua esperienza è possibile che la caduta oltre alla frattura del femore possa avermi strappato?

    RISPOSTA

    Gentilie signore, visto il tipo di trauma è possibile che oltre la frattura del collo del femore lei abbia riportato anche una lesione muscolare. Le consiglio di sottoporsi ad una visita Fisiatrica e di proseguire sicuramente la riabilitazione con l’aiuto di un fisioterapista, il muscolo sicuramente migliorerà. La zoppia può essere una complicanza della frattura.

    Alfonso Giubilato

    Alfonso Giubilato

    TRAUMATOLOGO. Dirigente medico di primo livello presso l’unità operativa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale San Paolo di Milano. Nato a Mazara del Vallo (Trapani) nel 1956, si è laureato e specializzato in ortopedia e traumatologia all’università Statale di Milano. È Vice Direttore presso l’unità operativa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale San Paolo di Milano. È […]
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