DOMANDA
Buongiorno, ho mio padre di 84 anni che circa 15 anni fa ha effettuato l’intervento per sostituire l’anca con un’anca di acciao. Circa un mese fa, ha avuto un problema, probabilmente, dovuto al deterioramento della protesi. In pratica, a suo dire, non è caduto ma la gamba sx, ha avuto una torsione. il 22 u.s. ha fatto un rx nel cui referto il radiologo dice: Presenza di protesi d’anca con stelo metallico endomidollare. Marcato osteofitosi marginale in sede peritrocanterica, ed in corrispondenza del tetto della cavità acetabolare, a sviluppo esofitico. Verosimili esiti di frattura della branca ileo ed ischio-pubica con irregolarità del profilo corticale, da verificare con esame TC. Fenomeni di porosi ossea. Allo stato attuale, mio padre, ha grosse difficoltà a camminare. E’ a letto, però si alza per andare in bagno e cammina con una o due stampelle.
Può darmi qualche indicazione da seguire? Dovrebbe fare terapia anti embolo?
Grazie per l’interessamento.
RISPOSTA
Un paziente anziano con una protesi all’anca è da considerare sempre con attenzione, anche un piccolo trauma in torsione può provocare dei danni. Dalla radiografia non sembrano esssere presenti problemi rilevanti, ma persistendo la difficoltà a camminare le consiglio una valutazione specialistica e un eventuale approfondimento con una tac del bacino con soppressione degli artefatti metallici e ricostruzioni multiplanari. Nel frattempo le consiglio di essere prudente e di far osservare riposo a suo padre, senza caricare sul dolore. In caso di allettamento in tali pazienti, se non sono presenti contro-indicazioni, è in genere consigliata la profilassi anti-trombo-embolica.
mi tenga aggiornato.
Cordialmente.
dott Stefano Lepore