DOMANDA
Gent.prof.Panella,mia nonna 92enne dopo una caduta si reggeva bene in piedi ma era totalmente incapace di camminare con dolore a inguine dx esteso alla coscia dx.Dopo Rx Bacino e Rx Anca Dx,diagnosi:”Frattura lievemente scomposta della branca ileo-pubica e dubbia infrazione della branca ischio-pubica a dx.Marcata riduzione del tenore calcico per osteoporosi diffusa. Buona articolarità delle anche.” Prognosi 30 gg salvo complicazioni:”Si dimette con prescrizione di riposo a letto per i primi gg, poi potrà essere mobilizzata e seduta in sedia evitando il carico sull’arto inferiore dx per 4 sett. Mobilizzare e massaggiare a letto gli arti inferiori.Tra 4 sett.verticalizzazione con girello.Sleparina 0.4 l fl sc aldì x 4 sett.” Ora son passati 2 gg dalla caduta ed è a casa a letto. Volevo chiederle un parere su tale frattura e se secondo lei vi sono buone possibilità che torni a camminare oppure se è probabile un futuro su una sedia a rotelle. So benissimo che per esprimere tale opinione lei avrebbe bisogno di più elementi(vedere le lastre,visita a mia nonna,ecc.)ma vorrei gentilmente sapere se in linea di massima questa frattura è ben guaribile oppure invalidante considerando l’età avanzata ma anche che ha sempre goduto di ottima salute(non ha mai avuto patologie e assume solo un antipertensivo),è agile x la sua età, mentalmente lucida,ha un fisico minuto.Ringraziandola per la sua cortese attenzione,le porgo i miei più cordiali saluti.
RISPOSTA
Buongiorno
le indicazioni che le hanno dato sono corrette. Nei grandi vecchi per contro l’allettamento diventa esso stesso elemento sindromico e quindi è necessario gestire la situazione con un adeguato controllo del dolore, mantenere al meglio il tono trofismo muscolare e l’articolarità residua e recuperare quanto prima il carico e l’autonomia.