DOMANDA
Buongiorno,
ho subito una Frattura polso pluriframmentaria scomposta meta epifisaria-distale di radio a destra con distacco dello stiloide ulnare con applicazione placca e viti al radio il 27/11/16, operata il 5/12/16. Ho effettuato rx che mostrava consolidamento della frattura e tolto la valva il 10/01/2017. Successivamente ho effettuato 20 sedute di kinesi attiva e passiva con minima mobilizzazione del polso. Effettuato Rx il 08/02/17 in cui si rilevava “disomogeneità della spongiosa ossea dello scafoide. Ridotto il tono calcico da verosimile immobilizzazione d’arto in regione carpale”. Al controllo ortopedico del 10/02/17 mi veniva prescritto, oltre ad altre 10 sedute di kinesi, Clodron 200mg al giorno per 5 giorni e poi una fiala ogni 15 giorni per due mesi – Dibase 50000Ul 1 flaconcino al mese.
Prendo già il Dbase 25 gocce a settimana. Dalla Moc, fatta nel 2016, si evidenzia una osteopenia, inoltre la parte interessata dalla frattura si è coperta di una peluria scura che sull’altro braccio non c’è. Non è presente dolore forte, ma la mano risulta leggermente gonfia ed incordata. La terapia è congrua con la mia situazione o è il caso di fare ulteriori indagini? La ringrazio.
RISPOSTA
Gentile lettore/lettrice,
lei ricade in quello che è uno dei problemi diagnostici più impegnativi ovvero differenziare una sindrome algodistrofica all’esordio da un ritardo di guarigione a seguito del trauma/chirurgia.
Il fatto che il dolore non sia intenso è tuttavia un dato estremamente rassicurante nel senso di poter per ora escludere un’algodistrofia all’esordio.
La terapia prescritta non ha alcun razionale.
Cordialità.
MVarenna