Frattura scafoide carpale

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    inizio settembre a seguito di forte caduta a terra con il palmo della mano sx, mi ero causato una forte distorsione al polso ma senza gonfiore.
    Per circa 3 mesi, pensando che fosse una contusione che non mi limitava il movimento articolare della mano, mi sono accorto ad inizio dicembre di avere una frattura allo scafoide a seguito di rx. Così mi recai al Pronto soccorso e mi gessarono la mano con il pollice incluso.
    Dopo 28 giorni di gesso effettuo la rimozione dello stesso, effettuo nuovamente la radiografica diagnosticando che lo scafoide è in fase di consolidamento ma il medico del cto ha detto che nel mio caso è inoperabile.
    Allo stato attuale sto facendo le fisioterapie, ma il dolore c’è sempre durante il piegamento della mano verso l’interno.
    In questi casi come mai il dolore c’è ancora post gesso? Lo scafoide si consoliderà dato che ora sto indossando un tutore di notte?

    RISPOSTA

    La frattura di scafoide può non guarire bene, non consolidare, se non è trattata per tempo o non accuratamente. Nel suo caso, dal momento che è stato immobilizzato dopo tre mesi, certamente le probabilità di guarigione senza un’intervento chirurgico sono scarse. Non capisco perché il suo ortopedico ha detto che non è possibile operare, bisognerebbe visionare una radiografia o meglio una TAC. Le consiglio di recarsi in un centro di chirurgia della mano per sottoporsi ad un controllo specialistico.

    Cordialmente

    Dr.A. Giubilato

    Alfonso Giubilato

    Alfonso Giubilato

    TRAUMATOLOGO. Dirigente medico di primo livello presso l’unità operativa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale San Paolo di Milano. Nato a Mazara del Vallo (Trapani) nel 1956, si è laureato e specializzato in ortopedia e traumatologia all’università Statale di Milano. È Vice Direttore presso l’unità operativa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale San Paolo di Milano. È […]
    Invia una domanda