DOMANDA
Gentilissimo dott. Introini, da 4 anni circa è aumentata la mia frequentazione del bagno, sia notturna (anche 4 volte per notte) che giornaliera (10-12 volte), che ha ridotto notevolmente la mia qualità della vita.
Inizialmente ho eseguito:
-Controllo PSA: risultato nella norma;
-urina e coltura: risultati negativi;
-citologico su tre campioni: risultato “…non si riconoscono cellule atipiche.”;
-Visite urologiche ed ecografia: riscontrata una “Prostata di dimensioni modicamente aumentate, superficie regolare, dolente e congesta.”
La terapia prescritta nella prima fase e che si è rivelata completamente inefficace è stata:
-Ferprost Fast;
-Ferprost Forst;
-Vesiker 5 mg;
-Betmiga;
-Mictonorm 30 mg;
-Omnic;
Vesomini;
Mictalase;
Per un approfondimento del problema sono stato successivamente sottoposto a:
-Cistoscopia: “Uretra anteriore pervia.Uretra prostatica caratterizzata da lieve iperplasia dei lobi prostatici e salienza del collo vescicale. Vescica prova di contenuto patologico”.
-Urodinamico e Uroflussometria: “denotano quadro ostruttivo di grado moderato – discreto con Qmax 9 ml/sec (in comunque scarso quantitativo minto)”.
A seguito di questi ultimi esami mi era stato prospettato un intervento chirurgico con laser che risolverebbe solo per un breve periodo temporale il problema e inoltre prescritto, in considerazione forse delle mie perplessità a sottopormi allo stesso, una compressa al dì di Teraprost 5 mg che non ha inciso minimamente sulla frequenza urinaria.
A distanza di oltre un anno e mezzo, sempre a causa della disperata situazione, ho richiesto un nuovo consulto medico e ripetuto alcuni esami:
-sangue con PSA: risultati nella norma;
-urina e coltura: risultati negativi;
-citologico su tre campioni: risultato “…non si riconoscono cellule atipiche.”;
-ecografia e visita: reni regolari- vescica distesa-prostata nei limiti con iniziale terzo lobo e non dolorabile alla palpazione.
Quest’ultimo urologo ha prescritto un ulteriore tentativo farmacologico con Cialis 5 mg, 1 c a giorni alterni, che si è rivelato a distanza di due mesi completamente inefficace.
Mi rivolgo pertanto a Lei, gentilissimo dott. Introini, con la speranza di essere messo a conoscenza di eventuali nuove cure farmacologiche utili ad attenuare il mio problema e contestualmente per avere un chiarimento in merito a un adeguato intervento chirurgico e alle relative controindicazioni che lo stesso eventualmente comporta.
Le sono grato dell’aiuto che vorrà darmi.
Cordiali saluti.
Saba
RISPOSTA
Buongiorno
A questo punto credo che la soluzione non sia più tanto farmacologica quanto quella chirurgica endoscopica.