DOMANDA
gentilissima Dottoressa, mio marito 4 anni fa è stato operato di tumore al polmone, per fortuna era benigno, se
ricordo bene amatroide controide, è stato fortunato, ma la cosa peggiore che ha ripreso dopo l’intervento a fumare, i medici glielo hanno sconsigliato ma lui niente non ne vuol sapere. Io gli farò leggere quello che lei mi scriverà , spero che almeno lei riesca a convincerlo a smettere
anche perchè spesso ha dei dolori alla parte operata.
Effettua sempre dei controlli radiografici ed è tutto a posto.
Aspetto una sua risposta e cordialmente la saluto
RISPOSTA
Gentile signora, il fumo è un fattore di rischio elevato non solo per neoplasie (polmone ma anche esofago, pancreas, laringe…….) ma anche per broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) una patologia che porta ad una ostruzione cronica delle vie aeree (quindi i bronchi si restringono) e ad una perdita di elasticità del tessuto polmonare (enfisema). Questa patologia porta ad una ridotta ossigenazione del sangue e a dispnea(mancanza di fiato), prima per sforzi intensi poi per sforzi sempre più lievi. Non tutti i fumatori sviluppano BPCO ma al momento non esistono test predittivi. Le consiglio uindi di far fare a suo marito anche una spirometria da ripetere periodicamente. Una volta all’anno se è normale, almeno 2 volte se patologica. Ovviamente l’astensione dal fumo è la prima regola preventiva innanzitutto ma anche per ridurre la progressione della malatttia se presente.
Cordialmente
Annalisa Cogo