Gambe senza riposo

    Pubblicato il: 27 Agosto 2013 Aggiornato il: 27 Agosto 2013

    DOMANDA

    Gentile dottor Zucconi,
    soffro da circa quattro della sindrome delle gambe senza riposo. All’inizio prendevo una 1/2 compressa di pramipexolo da 0,18 mg prima di coricarmi, oggi ho dovuto aumentare il dosaggio ad una compressa intera, inoltre prendo una mezza compressa alle 12 ed un’altra mezza compressa alle 19 in quanto il problema si è aggravato e si presenta già in tarda mattinata. Il dosaggio controlla solo parzialmente la situazione. Aumentare la dose di giorno non è possibile in quanto mi intorbidisce troppo e non sono in grado di svolgere il mio lavoro.
    Ho letto che una terapia marziale potrebbe migliorare la situazione almeno per un po’. Farò controllare i valori di ferro, nel caso di un deficit è consigliabile la somministrazione del ferro via endovena? In quali dosi?
    Il mio medico di base e il mio neurologo conoscono poco questa patologia e sto faticosamente mettendo insieme informazioni relative.
    Ho 50 anni, anche mio padre ha lo stesso problema (ma lo gestisce meglio), mia madre aveva la sclerosi multipla; ho ereditato entrambe le patologie.
    Grazie per la Sua risposta, cordialmente.

    RISPOSTA

    Cara signora, prima di tutto mi scuso per il ritardo della mia risposta.
    Quando il disturbo alle gambe (RLS, Restless Legs Syndrome) aumenta di frequenza, di intensità e spesso si estende anche al giorno, non più solo la sera/notte, siamo di fronte o a una perdita di efficacia del dopaminoagonista (pramipexolo) o al cosidetto fenomeno di “augmentation” o accentuazione paradossa del disturbo, che, pur aumentando le dosi, non migliora, anzi a volte peggiora e anticipa nell’orario la sua comparsa. Bisogna quindi rivedere la terapia (non serve aumentare la dose), cambiare farmaco o associarne uno di diverso meccanismo. Il ferro è utile, specie se il dosaggio della ferritina ematica è basso, ma spesso bisogna assumerlo ev perchè per via orale ha più difficoltà ad essere assorbito. Mi spiace, ma spesso il medico di base e anche il neurologo, se non specialista di problemi di sonno o della patologia stessa, non sono in grado di trattare la RLS quando diventa complicata. E’ meglio rivolgersi a un Centro di Medicina del Sonno
    cordiali saluti

    Marco Zucconi

    Marco Zucconi

    DISTURBI DEL SONNO E PARASONNIE. Professore a contratto presso la scuola di specialità in neurologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Neurologo del centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele. Nato a Bologna nel 1955, dopo la laurea si è specializzato in neurologia. I suoi interessi principali sono rivolti alle patologie del sonno, come […]
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