Gammopatia monoclonale

    DOMANDA

    Buon giorno Dottore, sono un ragazzo di 31 anni in salute e senza precedenti di tumori in famiglia al momento. Sono un donatore AVIS e per questo mi sottopongo a periodici controlli del sangue. Dal momento in cui mi sono iscritto alle liste dei donatori 09/2009 (potrebbe essere anche da prima) ho riscontrato l’elettroforesi gamma al 21% (11-18) 1,8 g/dl e solo dal 12/2011 IgG 1680 mg/dl (700-1600, al 09/2010 era IgG 1470 mg/dl), ma comunque con tracciato elettroforetico privo di anomalie (il resto degli esami tutto ok). Il mio medico mi dice di non preoccuparmi e gli credo, però la mia domanda è rivolta al futuro: visti i miei valori al limite potrei essere un soggetto a rischio per l’insorgere di eventuali gammopatie monoclonali? ritiene che nel corso delle donazioni debba far controllare degli esami specifici? mi perdoni se posso risultare ipocondriaco ma mi pare di capire che certe malattie posso essere vinte soltanto con la prevenzione. La ringrazio moltissimo. Cordiali saluti, Luca.

    RISPOSTA

    Gentile Signore non si preoccupi, rispondo volentieri alla sua domanda. Al momento non mi sembra ci sia da preoccuparsi. Per escludere una gammopatia dovrebbe fare un test specifico per evidenziare una eventuale monoclonalità (immunosottrazione oppure immunoelettroforesi). Comunque se la elettroforesi proteica è normale non penso ci sia da preoccuparsi.

    Emanuele Angelucci

    Emanuele Angelucci

    TUMORI DEL SANGUE. Direttore del dipartimento di oncologia medica all’ospedale oncologico Armando Businco di Cagliari. Nato nel 1958, si è laureato all’Università degli Studi di Bologna. Si è specializzato in ematologia, in oncologia clinica e in medicina interna all’Università degli Studi di Ancona. È anche direttore della struttura complessa di ematologia e trapianto di midollo […]
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