DOMANDA
Egregio Professore, Le scrivo per mio padre, anni 67, al quale è stato diagnosticato lo scorso anno a luglio il morbo di alzheimer. Da settembre 2013 sta assumendo Exelon cerotto 4,6 mg + Souvenaid.
Vorrei sapere se mio padre potrebbe rientrare nella sperimentazione dei farmaci citati nell’oggetto ed, eventualmente, quali dei due – secondo il Suo illustre parere – risulta essere più efficiente e meno carico di eventuali effetti collaterali.
Potrebbe spiegarmi le differenze tra gantenerumab e solanezumab?
Grazie infinite per la Sua disponibilità.
Cordiali saluti.
Una figlia disperata
RISPOSTA
Certamente non è in corso una sperimentazione con gantenerumab in questo tipo di pazienti; dovrebbe iniziare non prima del 2015 e SOLO in pazienti con Alzheimer lieve (come spero che suo padre avrà per allora)ù
Il solanezumab ha già dimostrato NESSUN effetto positivo e DIVERSI effetti negativi in pazienti con Alzheimer, per cui per ora non mi sembra il caso di pensarci
Tutti questi anticorpi monoclonali sono in fase di studio con buone base teoriche però CERTAMENTE andranno usati in pazienti in fasi molto precoci di malattia di Alzheimer