GASTRITE CRONICA MODERATAMENTE ATROFICA HP+

    DOMANDA

    Buongiorno,
    ho 45 anni.
    Causa improvvisa pirosi gastrica apparsa ad Aprile, ho effettuato gastroscopia, che ha evidenziato 2 cicatrici da UD pregresse.
    Esame istologico:
    – Antro: gastrite cronica attiva moderatamente atrofica, HP+
    – Corpo: mucosa normale, HP+
    Ho eseguito terapia eradicante (che ho concluso il giorno 28 Maggio).
    Ora sto proseguendo terapia con Lansox 30mg 1 volta al giorno (che dovrò assumere fino a fine settembre – poi si vedrà) e Gaviscon Advance prima di dormire,
    Tranne superalcolici, fritti, bibite gasate, mi è stato detto di poter mangiare di tutto.
    Ad oggi, alcuni sintomi permangono:
    – dolore sotto la costola sinistra,
    – bruciore bocca stomaco
    – nausea
    – gonfiore ed eruttazioni postprandiali
    E’ normale vista la gastrite in atto? Quali sono i tempi di guarigione? Potrebbero essere dovuti alla mancata eradicazione dell’HP?
    La terapia che sto seguendo è giusta?
    Mio marito, ha eseguito breath test ed è risultato positivo all’HP (65,40).
    Il medico curante ha consigliato di posticipare la terapia eradicante a Ottobre anche perché lui ha solo ogni tanto un po’ di “pesantezza di stomaco”.
    Come dobbiamo comportarci? Non vorremmo che la situazione peggiorasse: eventualmente potrebbe fare la terapia ereditante anche ora? E’ il caso di fargli fare una gastroscopia di controllo?
    Ringrazio in anticipo della disponibilità ed attenzione

    RISPOSTA

    Gentile lettrice , l’ infezione gastrica da Helicobacter pylori è molto comune ed è presente in circa la metà della popolazione mondiale . Anche nel nostro Paese, permane frequente con una prevalenza nella popolazione di circa il 30%. Una delle principali indicazioni alla eradicazione dell’Helicobacter pylori dallo stomaco è proprio la storia o la presenza di un ulcera gastrica o duodenale. Il motivo di questo è molto semplice, poiché la sua eradicazione rende pressoché nullo il rischio di una recidiva di ulcera, in assenza di altri fattori di rischio come l’uso spesso auto prescritto di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Gli schemi di eradicazione sono ormai ben definiti tuttavia rispetto al recente passato per ottenere una maggior percentuale di successo si deve ricorrere ad una terapia di durata maggiore con almeno 2 o tre antibiotici per 10-14 giorni, secondo uno schema sequenziale con tre antibiotici + l’inibitore della pompa protonica, un potente farmaco contro la secrezione acida dello stomaco o mediante la classica triplice terapia che comprende due antibiotici più l’inibitore della pompa protonica per 14 giorni . Eradicare l’Helicobacter pylori dallo stomaco permette inoltre di far regredire alcune alterazioni istologiche come la gastrite cronica attiva e talora anche alcuni stadi di atrofia e metaplasia intestinale . La persistenza dell’Helicobacter pylori dopo un primo tentativo di eradicazione può essere valutata con test non invasivi come il test del respiro ( Breath test ) o con la ricerca dell’antigene fecale dopo adeguata sospensione dal trattamento . Questi casi richiedono in genere una valutazione da parte del Gastroenterologo che prescriverà un differente schema terapeutico detto di seconda linea e definirà l’ulteriore osservazione delle alterazioni gastriche presenti come la metaplasia intestinale e l’atrofia gastrica di grado elevato che come l’Helicobacter pylori possono rappresentare fattori di rischio per il tumore dello stomaco. Per tutte queste osservazioni il trattamento di eradicazione per l’Helicobacter pylori non è guidato dai sintomi e le modalità di controllo possono essere non invasive come nel caso di un ulcera duodenale o mediante gastroscopia come nel caso di un ulcera gastrica. Per guidare specialisti e medici di medicina generale sulle scelte diagnostiche e terapeutiche sarà presto disponibile un aggiornamento della linee guida nazionale redatta delle società scientifiche di Gastroenterologia.

    Marco Soncini

    Marco Soncini

    ESPERTO IN SANGUINAMENTI GASTROENTERICI. Responsabile dell’unità operativa semplice di fisiopatologia digestiva presso l’ospedale San Carlo Borromeo di Milano. Nato a Milano nel 1957, si è laureato in medicina nel 1982 e si è specializzato in medicina interna e in gastroenterologia. È autore di 19 articoli pubblicati su riviste indicizzate ed è consigliere nazionale dell’Associazione italiana […]
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