Gastroduodenite cronica con MRGE

    Pubblicato il: 8 Febbraio 2010 Aggiornato il: 8 Febbraio 2010

    DOMANDA

    Gentile Dottore,
    sono un paziente di 70 anni e ho sofferto per molti tempo dei seguenti disturbi: peso postprandiale con tosse accompagnata da alterazione del ritmo cardiaco,a volte un pò di acidità al pomeriggio. Ho eseguito 2 esofagogastroduodenoscopie (1996 e 2000) con il seguente esito : gastrite cronica atrofica diffusa. HP eliminato dopo la prima. I sintomi scomparivano dopo l’assunzione di Antra o Pantorc o Nexium per periodi di 4/5 settimane.
    Da circa 2 anni però i sintomi si sono aggravati e aumentati : irritazione alla gola, male alle orecchie, narici tappate con muco,a volte una leggera puntura allo stomaco, ma soprattutto colpi di tosse a brevi intervalli. Non soffro di acidità. Ho eseguito una nuova esofagogastroduodenoscopia con la seguente diagnosi : ipocontinenza cardiale – gastropatia di antro e corpo – duodenite iperemica. Esami del sangue e delle feci regolari. I soliti medicinali accompagnati da una discreta dietoterapia non danno gli effetti desiderati, anche se presi per lunghi periodi e aumentandone le dosi. A letto di notte non tossisco. Cosa posso fare? Quale il Suo consiglio?
    A volte dubito che a provocare quanto sopra possa essere il reflusso.
    La ringrazio e Le porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    MRGE
    Un buon criterio clinico per stabilire se sintomi atipici possono essere ricondotti ad un reflusso gastroesofageo è la risposta a farmaci specifici. La prima parte della sua lettera sembra accreditare questa ipotesi, ma ultimamente pare non ci sia più beneficio per cui è opportuna una rivalutazione clinica generale.

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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