Gelosia del mio partner

    Pubblicato il: 30 Maggio 2013 Aggiornato il: 30 Maggio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno Dott.ssa,
    le scrivo per avere una delucidazione in merito alla gelosia del mio ragazzo.
    Ha vissuto un’infazia molto molto difficile. Il padre era violento e ha sempre avuto nei suoi confronti atteggiamenti denigratori facendolo sempre sentire inutile e incapace.
    Mi ha descritto situazioni brutte di quel periodo in cui già da bambino si nascondeva per paura o passava periodi dai nonni che cercavano di togliere lui e la sorella da quella situazione.
    Grazie a loro è cresciuto l’uomo forte che io vedo e di cui mi sn innamorata.Non ha mai parlato a nessuno del suo passato,lo sta facendo con me.Il punto è che ha una gelosia che io vivendola riconosco come paura di perdermi,è convinto di nn meritarsi tutta questa felicità perchè “io non ho niente di speciale” e questo lo porta a chiedermi le cose mille volte, a cercare senmpre di continuo conferme sul mio amore.
    Siamo d’accordo (l’ha proposto lui) di vedere uno psicologo, ma nel frattempo le chiedo: come mi devo comportare? rassicurarlo ogni volta trattenendo il fastidio delle continue domande? oppure eventualmente “sgridarlo” quando esagera? ho vissuto in passato un rapporto cn una persona possessiva e d’istinto mi viene da rispondere male alle sue domande, ma mi rendo perfettamente conto che di base lui non è possessivo…o almeno, non come parte del suo carattere, ma come derivato di un dolore che lui non ha mai tirato fuori… come posso aiutarlo (per quello che posso) ?

    RISPOSTA

    Sicuramente il fatto che abbiate già deciso di affidarvi ad uno psicoterapeuta è indice di una buona maturità di coppia e sicuramente aiuterà entrambi a risolvere le vostre problematiche relazionali. Lei mi chiede un’indicazione comportamentale da attuarsi nel frattempo. Se il suo ragazzo ha bisogno di rassicurazioni frequenti dimostra una forma di insicurezza che lei può solo in parte compensare. Infatti le pressanti domande e richieste rischiano di rendere il rapporto poco spontaneo e a tratti difficile da sostenere.
    “Sgridare” non serve, ma neppure subire continue pressioni. Sia determinata nell’esigere quel rispetto e quella fiducia che sono fondamento indispensabile di qualsiasi relazione costruttiva. Gli parli con chiarezza e attendete fiduciosi gli incontri con lo specialista che avete scelto per aiutarvi