DOMANDA
Gentile Dottoressa,
nel 2000 mi è stata diagnosticata GERD che mi accompagna ancora oggi a momenti alterni.
Nell’ultimo anno le fasi acute sono sempre più ravvicinate, così mi sono rivolto ad un gastroenterologo per approfondire e trovare una cura efficace.
Sono in cura con pantoprazolo: una pastiglia il mattino e una la sera prima dei pasti. Inoltre Gaviscon Advance 4 volte al giorno dopo i pasti e prima di coricarmi.
Con questa cura l’acidità e la tosse è sparita così come le extrasistoli dopo pranzo e soprattutto a letto si sono ridotte moltissimo.
Nell’oggetto parlo di bradicardia poiché credo di soffrire di una forma congenita, riscontrata molti anni fa in occasione di un Holter fatto proprio per controllare le extrasistoli. I battiti variano da 45 a 55 al minuto a riposo.
Fino ad ora questa bradicardia non mi ha mai disturbato e sempre mi è stato detto che è una buona cosa per il cuore(?).
Ora però, da quando ho iniziato questa cura per la gastrite, mi ritrovo dei nuovi sintomi che non riesco bene a decifrare. Innanzitutto i battiti al mattino o a riposo tendono sempre più verso i 45. Il respiro durante tutta la giornata è un po’ pesante, cioè mi pare come incompleto come se non respirassi sufficiente ossigeno. Questo mi causa leggeri capogiri quando inspiro. noto anche una tensione dello stomaco. Possono essere questi sintomi collegati alla gastrite o ai farmaci che sto assumendo?
Al momento sono in attesa di eseguire un EGDS.
Grazie per i consigli.
RISPOSTA
Buongiorno, ha fatto nel frattempo la EGDS ?
Cordiali saluti.
Patrizia Burra