gfr ridotto

    DOMANDA

    Buongiorno, sono una ragazza di 38 anni. Agli ultimi esami di controllo vedo una creatinina di 1.08. Azotemia 31. Negli anni é sempre stata alta:

    1994 1.04

    2002 1.21 (facevo pesistica)

    2006 1.0

    2008 1.1

    2009 1.1

    2010 1.2

    2012 1.2

    2013 1.1

    2015 1.08

    Su mia insistenza il medico di famiglia finalmente mi ha prescritto una eco: reni piccoli ai limiti 8.9 max, rapporto corticomidollare conservato, omogeneo.

    Proteinuria ed ematuria sempre assenti negli anni. Proteine 24 h assenti. Clearance 71. Ho fatto anche scintigrafia dinamica: Captazione omogenea un poco ridotta rispetto all’attività extrarenale di fondo. Gfr Gates 56, contributo sx 56%, dx 44%. Nessuna turba vie escretrici.

    L’unica cosa che ho notato nell’esame delle urine é che il peso spec. fino al 2006 é sempre stato 1020-1025. Poi é sceso e adesso misuro tra 1005-1012 nelle urine del mattino. Il nefrologo mi dice che i reni sono stabilmente ai limiti inferiori e che le dimensioni ridotte potrebbero anche essere congenite visto il mio bmi basso di 19. Inoltre sono atletica e ho una buona muscolatura considerando il mio peso. Non ho familiarità di IRC. Pressione 120/80 e no diabete. Cosa mi consiglia? Sono veramente molto preoccupata visto che sono giovane e ho paura per il futuro. Grazie

    RISPOSTA

    Gentile Angela,

    La sua domanda ha interesse generale e cercherò di risponderle in quest’ottica. Anche se non è espresso con chiarezza, è evidente che la sua preoccupazione si riferisce al fatto che il livello di clearance della creatinina è inferiore a 90 ml/min, il che la pone nella classe 2 di malattia renale cronica, caratterizzata da un filtrato glomerulare (sostanzialmente equivalente alla clearance della creatinina) compreso tra 89 e 60 ml/min.

    Tuttavia, secondo le più recenti indicazioni di letteratura scientifica e linee guida il livello di filtrato glomerulare ridotto non necessariamente indica la presenza di malattia renale. Nel suo caso, l’assenza di progressione dei livelli di creatinina nel tempo (che anzi in passato sono stati più elevati rispetto all’ultimo dato), la verosimile assenza di proteinuria (non ne fa cenno nella sua dettagliata lettera)e la sostanziale normalità degli esami strumentali escludono una patologia renale a rischio di progressione verso l’insufficienza renale.

    Per monitorare la situazione è sufficiente fare un esame delle urine del livello di creatinina ogni 12 mesi, magari in occasione di una donazione di sangue, se è idonea a donare. Utile anche un controllo periodico della pressione arteriosa e un’alimentazione ricca di frutta e verdura, limitando i grassi animali e l’eccesso di proteine animali.

    Con i migliori saluti,

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Direttore dell’unità operativa complessa di nefrologia e dialisi dell’azienda ospedaliera San Carlo Borromeo a Milano. Nato a Milano nel 1960, si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano e specializzato all’Università degli Studi di Verona. Ha studiato e svolto tirocini all’estero, soprattutto negli Usa.
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