ginecomastia 2

    Pubblicato il: 22 Maggio 2010 Aggiornato il: 22 Maggio 2010

    DOMANDA

    su valore massimo di 19.A questo punto il medico di base ha richiesto una mammografia.Io però sono assalita da un dubbio:a mio marito è stato chiesto se avesse assunto farmaci o inegratori o addirittura sostanze stupefacenti..Ora arrivo alla mia domanda che non ho volutamente fatto al medico per pudore,vergogna…la nostra secondogenita che ha 21 mesi ha smesso di essere allattata al seno da due mesi,ed è capitato spesso che durante i rapporti sessuali con mio marito lo stesso abbia succhiato il mio latte che io a questo punto stò ancora “producendo”… ecco mi chiedo se è possibile che avere bevuto il mio latte possa essere la causa dell’aumento della concentrazione di prolattina in mio marito e quindi del conseguente aumento del volume della sua mammella. Cosa si sente di consigliarci? Grazie infinitamente di nuovo.P.S. l’età di mio marito è 39 anni.Grazie buonasera

    RISPOSTA

    Gentile Sig.ra,
    la ginecomastia, una volta escluso come peraltro correttamente fatto una patogenesi testicolare, è spesso dovuta ad una aumentata sensibiltà locale della ghiandola mammaria agli estrogeni circolanti e risponde generalmente bene alla terapia antiestorgenica orale e all’applicazione locale di creme al diidrotestosterone eseguite per 3-4 mesi. Non c’e’ nessun nesso tra la PRL di suo marito e l’eventualità che abbia succhiato latte dal suo seno. La PRL è un ormone da stress e la picolla elevazione riscontrata nel sangue fa pensare ad un aumento da stress dovuto alla puntura del prelievo, cosa che accade molto frequentemente. Per cui si rivolga al suo endocrinologo di fiducia per valutare la possibilità del tarttamento che le ho indicato per “asciugare” la ghiandola e eliminare la dolenzia che suo marito lamenta.
    Cordialmente
    Prof. Andrea Fabbri