DOMANDA
Sono stata operata a gennaio 2009 e a maggio 2009 di lateral release e sinoviectomia. Dopo il secondo intervento mentre camminavo ho sentito il ginocchio cedere e dolore. Subito non mi sembrava nulla perché era ancora gonfio e dolorante per l’intervento precedente. L’unica cosa è che nella flesso estensione (non completa) sentivo un tac. Dopo questo il ginocchio non si è mai sgonfiato e continuava a far male, fatto la rmn non risultava nulla di anomalo (a parte la condropatia) e anche i test per il menisco non lo davano per rotto. L’ortopedico ha quindi proceduto ad un’artroscopia e ha trovato il menisco rotto a manico di secchio, oltre a dover rifare il lateral release, la sinoviectomia e anche la condroplastica. È possibile che mi sia rotta il menisco esterno nell’episodio sopra descritto oppure un cedimento del ginocchio non porta ad una frattura del menisco? Quali sono le conseguenze in un ginocchio senza buona parte del menisco esterno, anche alla luce dei precedenti interventi?
RISPOSTA
un brusco movimento può certamente provocare una rottura del menisco. In presenza di un intervento che abbia comportato un’asportazione del menisco, parziale o totale, nel tempo puà creare un’usura delle cartilagine e quindi un’artrosi che può nel tempo provocare disturbi. Non è ovviamente una certezza ma è possibile e ciò avviene più frequentemente nelle lesioni del menisco laterale