DOMANDA
Preg.mo dottore, desidererei un chiarimento circa il giudizio di idonietà emesso dal medico competente nei miei confronti.
Ambito lavorativo: VDT di Call Center
Motivazione della visita : visita medica straordinaria a lavoratore che utilizza attrezzature munite di VDT
Esito della visita : non idoneo
Aggiunte a penna nel campo prescrizione delle prescrizioni : no turni, no attività in linea telefonica, si uso vdt pause di 10 minuti ogni ora , il giorno di libertà e riposo devono essere consecutivi.
La visita è stata richiesta dopo che mi è sopraggiunto infarto miocardico+ angioplastica+ ipertensione +depressione
invalidità riconosciuta 67%.
Vorrei sapere se con tale giudizio è venuta meno definitivamente la condizione di lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali .
RISPOSTA
Egregio signore,
la domanda che pone a me avrebbe dovuto porla immediatamente al medico competente, al momento di sottoscrivere (sulla cartella o sul giudizio stesso) il giudizio. Da quel momento, ella ha 30 giorni per presentare ricorso all’organo di vigilanza. Se intende ancora lavorare, le consiglio di presentare questo ricorso, perché il giudizio “non idoneo” permanentemente indica che lei non può più essere esposto al lavoro a terminale video. La non idoneità permanente e assoluta per patologie non causate dal lavoro potrebbe essere giusta causa per la risoluzione del rapporto di lavoro.
Può darsi che il medico competente intendesse in realtà esprimere un giudizio diverso, cioè “idoneo con prescrizioni e limitazioni”. Difatti egli esprime alcune limitazioni (esclusione dai turni e dall’attività in linea) e alcune prescrizioni (obbligo pause e giorni di riposo). Il ricorso può servire a chiarire la differenza sostanziale tra i due tipi di giudizio.