Glaucoma in occhio affetto da Ciclite eterocromica

    Pubblicato il: 30 Marzo 2012 Aggiornato il: 30 Marzo 2012

    DOMANDA

    Salve, mi chiamo Margherita, ho 43 anni. all’età di 16 anni mi è stata diagnosticata, all’occhio dx, la Ciclite eterocromica di Fuchs. per diversi anni ho trattato l’occhio con un collirio a base di cortisone. Circa 15 anni fa questa malattia mi ha causato diversi problemi tra cui la rottura della retina (che è stata trattata con il laser), la cataratta (intervento chirurgico), addensamento del vitreo e glaucoma. Da allora ho usato il Cosopt che negli anni è stato integrato con lo xalatan. In questo periodo però la terapia non funziona, la pressione è molto aumentata arrivando anche a 36. Sto trattando l’occhio con Cosopt, Alfagan, Luxazone, prendo pure il Diamox compresse associato al Kcl. La pressione si abbassa fino a 20 ma se sospendo o riduco il Diamox si rialza.Si prospetta a questo punto l’idea di fare un intervento per il glaucoma. Desidererei sapere un suo parere sia sulla terapia che sto facendo e soprattutto se l’intervento darebbe un esito positivo risolvendo definitivamente il problema glaucoma. La ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Gentile Signora, l’ipertono oculare nel suo caso può avere una duplice causa, in parte infatti l’insorgenza del glaucoma fa parte della storia naturale della sua patologia, in parte il cortisone topico usato per ridurre l’entità della flogosi può aver contribuito all’innalzamento della pressione. La terapia che sta effettuando è massimale (manca solo la prostaglandina) e non può essere usata come terapia cronica per molto tempo (in particolare il Diamox) a maggior ragione se non ha l’effetto ipotensivo desiderato. L’alternativa è la chirurgia ma l’intervento di trabeculectomia nel caso di uveite è più a rischio di fallimento perchè l’infiammazione è un fattore che determina la cicatrizzazione della fistola che si crea per facilitare il deflusso dell’umore acqueo, quindi potrebbe non essere risolutivo e potrebbe essere necessario associare una terapia topica anche dopo l’intervento. come alternativa le faccio presente che spesso l’infiammazione nella Fuchs si placa con l’estrazione della cataratta (che lei ha fatto) e con la vitrectomia, con possibile riduzione della terapia steroidea e della pressione endoculare.
    Purtoppo il trattamento medico o chirurgico del paziente glaucomatoso è molto delicato, a maggior ragione nel suo caso, e cronico, anche dopo un intervento andato bene il pazinte deve sempre essee seguito quindi non posso dirle con certezza che risolverà definitivamente il problema, ma certamente che è necessario intervenire per preservare il suo nervo ottico.
    distinti saluti,
    Prof.Teresio Avitabile