DOMANDA
Egregio dott.di meco, Le scrivo da catania per avere un consulto sulla situazione di mio marito .come legge in oggetto gli e’ stato diagnosticato un glioma di basso grado con punti che stanno tendendo al cambiamento al 3 grado.Purtroppo il punto di quest lesione va a toccare l’area che governo il movimento della gamba sinistra, e tra i vari pareri sentiti anche fuori c’e’ chi protende per operare direttamente asportando quanta lesione e’ piu’ possibile, c”e’ poi chi propone un trattamento adiuvante con temodal per ridurre la lesione e poi operare. Noi siamo in procinto di venire anche da voi dell’istiuto Besta , ma capisce bene che per mio marito affrontare un viaggio e’ molto massacrante, piu’ mentalmente che fisicamente, quindi volevo potervi inviare la rmn e la spettroscopia con rmn, e volevo un indirizzo non solo mail visto che la spettroscopia l’abbiamo in formato lastre.La prego gentilmente di indirizzarmi verso la strada giusta brancoliamo nell’indecisione.saluti, alessandra
RISPOSTA
Cara signora lei mi contatta su un sito pubblico per avere risposte che riguardano un caso specifico. Per dare una risposta ai suoi quesiti occorre valutare direttamente la documentazione. IN generale, un lesione gliale di basso grado, anche se localizzata in prossimita’ di aree funzionalmente eloquenti (per esempio aree motorie o aree del linguaggio), dovrebbe essere trattata chirurgicamente. Allo scopo esistono metodiche di indagine non invasive che permetteno di localizzare esattamente le lesioni in rapporto alle aree che sono funzionalmente importanti. Questo permette di “guidare” la mano del chirurgo in maniera da evitare o limitare i danni funzionali conseguenti ad un intervento.
cordialita’