Glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA

    Pubblicato il: 16 Marzo 2012 Aggiornato il: 16 Marzo 2012

    DOMANDA

    A mio marito (44 anni) è stata diagnosticata dopo biopsia renale la glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA.All’ultimo controllo nefrologico sembra che l’orizzonte “dialisi” si sia improvvisamente avvicinato moltissimo rispetto alle previsioni (così ci ha detto il medico): creatinina 3.47 mg/dl eGFR 20ml/min/1.73m2sec. CKD-EPI, azotemia 145 mg/dl, acido urico 6.1 mg/dl, glicemia 100 mg/dl, potassemia 5.2 mEq/l, sodio 139 mEq/l, calcio 8.9 mg/dl, fosforo 5.33 mg/dl, PTH 319 pg/ml, colesterolo 144 mg/dl, trigliceridi 107 mg/dl, emoglobina 10.6g/dl, urine con tracce di emazie e proteinuria PTU 2.51g/24 ore. Diciamo che, mio marito non era psicologicamente pronto, a parlare di questa possibilità ed è come se la sua vita si fosse fermata in quel momento. Non riesce a reagire.In 10 minuti il medico gli ha parlato di dialisi e lui ne è uscito psicologicamente devastato, ed è come se si sentisse terminale.
    Per l’hanno introdotto nel protocollo della dieta a base di prodotti ipoproteici e gli hanno mantenuto la terapia farmacologica (Allopurinolo/Ramipril/Sodiopolistirensulfonato/Sinvastatina/Olmesartan/Amlodipina/Omeprazolo/Omega polienoici/Sodio bicarbonato/Calcitriolo/Calcio carbonato/Ferro maltoso/Epoietina.)
    E’ possibile ritardare la progressione della malattia ? E’ possibile prendere in considerazione l’ipotesi di un trapianto vista la sua giovane età ?
    Grazie per il Suo prezioso consulto.

    RISPOSTA

    Cara Signora,

    la terapia che sta seguendo suo marito include tutti i farmaci che si possono impiegare allo scopo di ritardare la progressione della malattia renale (anche se non sono precisati i dosaggi), e spesso questa terapia è efficace ad ottenere lo scopo.
    Non posso fare purtroppo nessun altro commento, sulla situazione di suo marito perché non ho elementi sufficienti (durata della malattia, descrizione dell’esame istologico, valori di pressione arteriosa ecc).
    La nefropatia IgA può avere un decorso molto diverso da paziente a paziente. In alcuni la funzione renale si mantiene stabile per molti anni, in altri si assiste ad un rapido peggioramento, e si arriva alla dialisi in poco tempo.

    Quanto al trapianto renale, certamente è da prendere in considerazione in una persona dell’età di suo marito.
    Forse lei intendeva chiedere se è possibile eseguire un trapianto di rene senza entrare in dialisi. Si chiama trapianto “preventivo” (traduzione approssimativa di un termine inglese, “preemptive”). In Italia è possibile mettersi in lista per un trapianto da donatore cadavere solo DOPO aver iniziato la dialisi. Questa regola non vige in Toscana per i residenti in quella regione.
    E’ possibile però fare un trapianto preventivo, prima della dialisi, da donatore vivente.

    Cordiali saluti.

    Giuseppe Remuzzi