DOMANDA
Egregio professore, Le scrivo per chiederle chiarimenti in merito alla patologia indicata in oggetto. mio marito 30 anni soffre di questa patologia dalla biopsia è emersa una glomerulonefrite da depositi di iga (C3) di secondo grado.
la paura è tanta. dalla proteinuria fatta una volta al mese viene fuori un valore tra i 400 mg e i 550 mg di proteine perse, + ematuria dismorfica. pressione arteriosa nella norma creatinina nella norma
al momento non abbiamo ancora una terapia.
secondo lei una simile patologia in quanti anni potrebbe degenerare fino all’insufficienza renale? si può sperare in una malattia che sta li e non peggiora? i corticosteroidi possono risolvere il problema e prolungare la durata della funzionalità renale.
inoltre, le chiedo se una cura con corticosteroidi o ace inibitori potrebbe comportare dei problemi visto che siamo ricorsi alla fecondazione assistita causa oligoastenoteratospermia di mio marito. la ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Gentile signora,
La nefropatia a depositi di IgA è una malattia renale relativamente comune, che si manifesta con ematuria e proteinuria. Il suo nome è dovuto al fatto che quando si esamina il frammento di rene prelevato con la biopsia e lo si colora con particolari reagenti, si nota la presenza di immunoglobuline della classe A, nei glomeruli, le microscopiche strutture del rene che filtrano il sangue.
La malattia si può presentare con diversi gradi di gravità. Molti pazienti hanno poche alterazioni urinarie, hanno funzione renale e pressione arteriosa normali. Questi pazienti hanno una prognosi favorevole, cioè raramente la loro funzione renale peggiora nel corso del tempo. E’ necessario solo che siano seguiti negli anni dal nefrologo, che controlla periodicamente gli esami. E’ importante che venga curata tempestivamente l’ipertensione arteriosa. Se sono presenti quantità piccole di proteine nelle urine – con o senza ipertensione – è indicato l’impiego di farmaci chiamati ACE inibitori.
In alcuni pazienti la malattia si manifesta in modo più grave, con proteinuria più marcata (alcuni grammi nelle urine di 24 ore), e insufficienza renale. Spesso questi pazienti all’esame istologico presentano lesioni renali severe. In questi pazienti può essere necessario utilizzare farmaci che interferiscono con il sistema immunitario, come ad esempio il cortisone (ma se ne possono usare anche altri).
La malattia chiamata Nefropatia IgA ha dunque diversi gradi di gravità e diversi modi di evolvere nel corso del tempo.
Quanto alla sua domanda in merito alla fertilità, mentre non sono noti effetti negativi degli ACE inibitori sulla fertilità maschile (è stato addirittura ipotizzato da alcuni ricercatori che gli ACE inibitori aumentassero la fertilità maschile – ipotesi che ha avuto scarse conferme sperimentali ), è documentato che dosi elevate di corticosteroidi possono diminuirla, in quanto si può determinare una riduzione della secrezione di ormoni a livello dell’ipotalamo e dell’ipofisi (due strutture del cervello) coinvolti nella maturazione degli spermatozoi. Alcuni immunosoppressori, come la ciclofosfamide, hanno invece un effetto negativo certamente sulla fertilità.
Cordiali saluti,
Giuseppe Remuzzi