DOMANDA
GENT.MO PROF.VOLTA,VORREI UN CHIARIMENTO SULLA G.S.:HO LETTO CHE E’ CARATTERIZZATA DA:NEGATIV.PER TEST ALLERGIA FRUM.AGLI ANTICORPI ANTItTG ED EMA IN ASSENZA DI DEFICIT DI IgA;POSITIVITA’ANTICORPI ANTIGLIADINA E SINTOMI COME:ORTICARIA, CEFALEA,STANCHEZZA,DIARREA,ANEMIA…SONO MADRE DI BAMBINA CELIACA,MA IO NON LO SONO.HO ESAMI EMATICI PER CELIACHIA TUTTI NEGATIVI COMPRESI GLI EMA.COME POSSO SAPERE SE POTREI AVERE LA G.S,VISTO CHE NON VENGONO PIU’ ESEGUITI GLI ESAMI SANGUE PER LA GLIADINA(TRANNE CHE NEI BAMBINI)E VISTO CHE I SINTOMI SOPRA CITATI SONO COMUNI NON SOLO A ME,MA A TANTE PERSONE CHE NE ATTRIBUISCONO UN PESO RELATIVO,SENZA PENSARE ALLA G.S.? GRAZIE SERENA
RISPOSTA
Gentile Signora, innanzitutto bisogna sottolineare che la diagnosi di sensibilità al glutine non celiaca oggi è ancora una diagnosi di tipo clinico basata sul riscontro di sintomi intestinali ed extra-intestinali collegati all’assunzione di glutine in assenza di celiachia e di allergia al grano. La prima considerazione da fare è che non bisogna mai iniziare un tentativo di dieta aglutinata di propria iniziativa senza avere eseguito prima una visita da uno specialista in patologia da glutine il quale valuterà la possibile esistenza di questa condizione dopo avere escluso le altre patologie da glutine (celiachia ed allergia al grano). Non esistono marker specifici, ma gli anticorpi antigliadina di prima generazione (AGA) (positivi in oltre il 50% dei soggetti con sensibilità al glutine) rappresentano un importante elemento per sospettare tale diagnosi nei soggetti con sintomi compatibili. Anche se nella sanità pubblica tale test è stato abbandonato, molti laboratori di ricerca e privati eseguono regolarmente questo test. Un’ultima annotazione che desidero fare è che la sensibilità al glutine è assai comune nei familiari di primo grado di celiaci ed, avendo lei una figlia celiaca, in presenza dei sintomi anche da Lei citati nella sua mail, potrebbe effettivamente essere affetta da questa nuova sindrome glutine-correlata la cui frequenza, in base ad uno studio dell’AIC, da me coordinato, appare essere leggermente superiore a quella della celiachia (per cui di poco superiore all’1% nella popolazione generale). In pratica la vera sensibilità al glutine esiste, ma bisogna diagnosticarla quando effettivamente c’è . Probabilmente fino ad ora tale condizione è stata eccessivamente enfatizzata e sopravvalutata nella sua prevalenza, certamente non così elevata come riportato in Internet. Cordiali saluti. Umberto volta