DOMANDA
Buon giorno Direttore Guarino,
la disturbo per un problema che mi trascino ormai da due anni. Sono un uomo di 44 anni. Praticando jogging nell’ottobre del 2015 mi sono fatto male al ginocchio.
Dagli esami diagnostici è emersa una frattura da stress in sede diafisaria prossimale postero-mediale della tibia.
Dopo circa 6 mesi nonostante il male e il fastidio, dall’esame RMN il problema risultava risolto. In realtà ho continuato ad avere male e fitte continue. Finchè ho convinto il medico curante a prescrivermi una nuova RMN eseguita il 2 novembre 2017. Il referto recita” Completa risoluzione della nota frattura da stress… segni di sovraccarico subcondrale del piatto tibiale mediale, presenza di alterazioni meniscosiche del corpo-corno posteriore del menisco eterno. Presenza di modesto ispessimento inserzionale prossimale del collaterale mediale per alterazioni irritative croniche. Modica distensione fluida della borsa comune del gastrocnemio-semimembranoso. Moderato versamento articolare retro quadricipitale e nel pivot centrale. Rotula in iperpressione mediale in presenza di appianamento della troclea femorale con note di condropatia femoro-rotulea prevalenti alla faccetta mediale senza segni di esposizione dell’osso subcondrale. Note entesopatiche inserzionali del quadricipite e dei fasci più posteriori del rotuleo prossimale dove concomita focale edema del corpo adiposo di Hoffa limitrofo. Modica borsite pre patellare.
La ringrazio per l’aiuto che vorrà fornirmi. Buona serata.
RISPOSTA
Il trascorso di frattura da stress tibiale afferma una condizione di sovraccarico a cui lei ,inconsapevolmente ,ha sottoposto i suoi arti inferiori, e la ultima RNM evidenzia una sofferenza degenerativa (artrosica) del compartimento femoro tibiale mediale.
Utile una valutazione clinica specialistica che possa orientarla verso una cura opportuna.