Grave situazione di dipendenza da Lormetazepam – 2

    DOMANDA

    Egregio Dott. Federico Baranzini,innanzitutto la ringrazio di cuore per la sua risposta.Vorrei approfondire maggiormente questo problema di abuso di Lormetazepam.Non e’ iniziato subito dopo le dimissioni dal S.Raffaele, il problema.Sono passati dei mesi in cui assumevo la giusta dose regolarmente.Poi un bel giorno, anziche’ diluire le gocce nell’acqua e berle, le ho fatte scendere direttamente su un cucchiaino, bevendole dal cucchiaino.E’ li’ che mi sono “innamorata” del gusto.Ed e’ li’ che pian piano e’ iniziato l’abuso.Mi permetto di dirLe per sincerita’ che me ho fatte di tute i colori
    : ricette false, ricette scannerizzate, ricette fatte da tutte le guardie mediche della mia zona.Questo perche’ la psichiatra che mi segue ha telefonato al mio medico di base dicendogli di non farmi mai piu’ una ricetta di Lormatazepam gocce, poi ha fatto lo stesso con tutti gli psichiatri ed i medici di base della zona.A questo punto,circa 6 mesi fa ha iniziato a farmi una ricetta al mese con la dicitura “NON RIPETIBILE” di Minias 20 mg.cp.Come Lei puo’ immaginare io del Minias non me ne faccio proprio nulla.E poi 20 mg.corrispondono a 20 gocce ed io sono costretta a dirLe che di Lormetazepam,se la giornata e’ storta e ho voglia di dormire anche di giorno,me lo ciuccio direttamente dal flaconcino e mi e’ capitato di farmene anche 3 flaconi al giorno.Mentre con Litio e Paroxetina va tutto ok,assumo le dosi giuste.Mi dia un consiglio su un eventuale ricovero per disintossicarmi,non saprei.

    RISPOSTA

    Gentile Signora,

    lo stato di dipendenza che descrive appare molto grave e i comportamenti che cita ne sono la riprova. Come sempre accade le dipendenze vanno ad intaccare i comportamenti e la capacità discriminatoria e di giudizio delle persone tando da indurle ad atti spesso illegali, se non amorali, e a non considerare adeguatamente i rischi o i pericoli che corrono.

    Se vuole essere aiutata (e questo lo deve decidere solo lei in cuor suo) deve rivolgersi ad una struttura specializzata in questo tipo di problematica. Ne esistono numerose in Lombardia e nel nord Italia. Si tratta solo di contattarle e presentare il proprio problema con onestà e fiducia.

    Il ricovero è lo strumento più efficace per la possibilità di controllare e monitorare ogni fase della disintossicazione: gli aspetti astinenziali che per le benzodiazepine sono presenti e intensi, ma anche gli aspetti comportamentali legati alla sempre possibile ricaduta.

    Per ragioni di opportunità la contatterò in privato per fornirle alcuni indirizzi di riferimento.

    Cordiali saluti e auguri



    Federico Baranzini

    Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano

    www.federicobaranzini.it

    Federico Baranzini

    Federico Baranzini

    Esperto in dipendenze patologiche, farmacoterapia e disturbi depressivi nella terza età e nei disturbi di personalità Classe 1973, milanese di adozione, si è laureato in Medicina nel 1999 e ha conseguito la Specializzazione in Psichiatria e Psicoterapia nel 2004 presso l’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Psico-Farmacologia Clinica […]
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