DOMANDA
Egreggio Dottore,mia moglie(43 anni) è in attesa di nostro primogenito.In data 16 marzo,durante l’ecografia di controllo (età gestazionale 16 sett.), che è andata benissimo,nel referto è riportata anche la seguente diagnosi:”In via collaterale si segnala la presenza di un setto iperecogeno al polo superiore della camera gestazionale, periferico,dello spessore massimo di 0.5mm, di no certo significato patologico (artefatto?; Briglia amniotica?),da rivalutare eco graficamente.”.Premetto che mia moglie prendeva Prometrium già da 30 gg, e dopo la consultazione con il ginecologo ha continuato a prenderlo fino a 22ma sett.In data 8 marzo,abbiamo fatto l’amniocentesi,con annessi controlli ecografici e tutto è risultato in ordine.In data 18 aprile(22+2),è stata eseguita visita ecografia morfologica,nella quale si è rilevato che il feto e sano e sviluppato nella norma secondo l’età gestazionale.Nel referto è riportata anche la seguente diagnosi:”In via collaterale si segnala la presenza di briglia amniotica che non contrae rapporti con parti fetali.”.In data 28 maggio(28 sett)effettua la visita di controllo da suo ginecologo,il quale si preoccupa per la presenza di briglia amniotica come segnalato nel referto nella ecografia morfologica.In quest’occasione, ginecologo esegue l’ecografia ma non riesce a individuare la presenza della briglia e ci invita di eseguire una visita ecografica alla 32ma settimana per verificare la presenza della briglia.Ci dobbiamo preoccupare?Cordiali saluti
RISPOSTA
la presenza di setti nel sacco amniotico che contiene il feto è abbastanza comune e non presenta particolari problemi a meno che vi sia una connessione diretta con il feto. in questo caso vi possono essere alterazioni dello sviluppo fetale anche gravi (sindrome della briglia amniotica).
da quanto riporta, nel vostro caso non dovrebbero esserci problemi, essendo stata esclusa la connessione con il feto.
la valutazione va però fatta da chi l’ha in cura e da chi ha eseguito le ecografie.
cordiali saluti
pietro jacini