Gravidanza eco morfologica(dilatazione bacinetti)

    Pubblicato il: 8 Marzo 2012 Aggiornato il: 8 Marzo 2012

    DOMANDA

    Salve mi chiamo Loredana e sono una ragazza di 28 anni , vorrei avere delle rassicurazioni visto che non ne ho avute tanti da parte del mio ginecoloco.Sono alla 20à settimana , ho fatto la morfo e al mio bimbo/a è stata trovata una dilatazione calico pielica bilaterale pari a 7*11,4 mm a sinistra e 8,8 * 14,6 mm a destra mi è stato detto che questo problema potrebbe essere un sintomo per i bambini affetti da sindrome di down ; saprebbe dirmi se questo è vero , anche perchè documendandomi e chiedendo dei pareri a diversi medici su questo caso ci sono diverse teorie . Sono a pezzi e mi sto demoralizzando, il mio gine mi ha consigliato di fare l’amniocentesi , ma poichè io non ho intenzione di abortire non vorreri farla , anche perchè mi è stato detto che è una tecnica invasiva che potrebbe portare all’aborto oppure al danneggiamento del feto.
    Potrebbe darmi delle informazioni (spero rassicuranti) in merito?
    Grazie in anticipo

    RISPOSTA

    cara loredana,
    innanzitutto la tranquillizzo, come lei mi chiede. è molto più probabile che il suo bambino sia assolutamente sano, piuttosto che abbia dei problemi.
    la dilatazione dei bacinetti è uno dei cosiddetti soft markers, cioè dei segni che essendo presenti nei portatori di anomalie cromosomiche con una frequenza maggiore rispetto alla popolazione normale, sono un leggero (soft) segnale di allarme. un’analisi approfondita del problema sarebbe troppo lunga e complessa per questo sito, ma la sintesi nel suo caso è abbastanza semplice. se questo è l’unico reperto anomalo all’ecografia, il rischio di anomalie coromosomiche è di poco aumentato; in più se lei è contraria ad una diagnosi invasiva perché comunque questa non cambierebbe la sua condotta, non si pone neppure il problema.
    va però controllato il decorso della dilatazione con periodiche ecografie: se, com’è probabile, rimane stazionario o regredisce, non ci sono problemi.
    si ricordi comunque che nessuno può essere assolutamente sicuro di avere un bambino sano e la sua situazione non si è modificata di molto alla scoperta della modesta idronefrosi.
    spero di averla tranquillizzata un po’.
    cordiali saluti
    pietro jacini