HERPES ZOSTER:trattamento nevralgia post-herpetica

    Pubblicato il: 31 Dicembre 2012 Aggiornato il: 31 Dicembre 2012

    DOMANDA

    Gentilissimo dottore,
    mi chiamo Giovanna. Le scrivo in quanto a mia nonna, 87 anni e affetta già da morbo di crohn, è stato diagnosticato circa un mese e mezzo fa il “fuoco di Sant’Antonio”. Da circa quindici giorni non ha croste né bolle, ma persistono i dolori che, anzi, diventano sempre più intensi.
    Attualmente la cura consiste in:

    1 compressa al giorno di Lyrica (75 mg)
    2 compressa al giorno di Nicetile (500 mg)

    Inoltre, le sono state somministrate siringhe di toradol e lavaggi con tachipirina.

    I dolori tuttavia, come già scritto, persistono.

    Potrebbe offrirmi un parere sul trattamento dei dolori e sulla cura?

    Grazie per l’attenzione e per la disponibilità.
    Buon anno nuovo.

    RISPOSTA

    gentilissima,
    la nevralgia posterpetica è una complicanza conosciuta dell’herpes zoster o fuoco di sant’antonio. E’ possibile che il dolore nella sede di comparsa dell’eruzione cutanea prosegua anche al termine della stessa per lunghi periodi. Vengono utilizzati, per ridurre la sofferenza, dei modulanti del dolore in grado di poterne alzare la soglia di percezione. La posologia va scelta in base all’età ed al peso del paziente: il vigabatrin è un farmaco di prima scelta assieme all’oxcarbamazepina. Se il dolore è ancora presente con l’attuale cura sarà da decidere una variazione del dosaggio dei farmaci o l’introduzione di un nuovo composto sotto stretta supervisione specialistica considerata l’età. Può in tal senso rivolgersi ad un centro per la terapia del dolore presso la strurrura ospedaliera universitaria più vicina alla sua residenza